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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto alla 45esima edizione del Meeting di Rimini, con un messaggio inviato al presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz.
Il discorso di Mattarella al Meeting di Rimini 2024
Oltre 3mila volontari parteciperanno all’evento, organizzato dal 20 al 25 agosto nei padiglioni del polo fieristico riminese. Vi prenderà parte anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che nel pomeriggio di venerdì 23 agosto parteciperà al panel “Transizione energetica: costi e competitività”. Il Capo di Gabinetto, Mario Antonio Scino, invece, interverrà giovedì 22 agosto in occasione del convegno “La sicurezza energetica del Mediterraneo”.
“La fallace lusinga dell’onnipotenza dell’uomo”
“Il tema di questa edizione esprime le radici culturali del Meeting proponendo uno sguardo aperto alle straordinarie trasformazioni che stiamo vivendo” ha scritto il Capo dello Stato “Si vuole ricercare l’essenziale proprio mentre i flussi globali delle informazioni diventano fiumi in piena, mentre le tecnoscienze ci mostrano soluzioni fino a ieri inimmaginabili, mentre le opportunità offerte ai singoli ripropongono la fallace lusinga dell’onnipotenza dell’uomo“.
Il monito di Mattarella
Il presidente della Repubblica si è quindi soffermato sui conflitti che imperversano nelle diverse parti del mondo, primi fra tutti il Medio Oriente e l’Ucraina. “A fronte di tante nuove chances per l’umanità, tocchiamo con mano l’orrore, le atrocità e l’escalation delle guerre, le volontà di dominio, con un drammatico ritorno al passato. Sentimenti di paura, sfiducia, talvolta indifferenza, non di rado rancore e odio, si riaffacciano” ha commentato, lanciando un monito rivolto a tutti “Per questo essenziale è rimettere al centro la persona.
Il desiderio di vita e di pienezza, nella relazione con la comunità. L’essenziale non sta nell’io separato, autosufficiente, ma nell’incontro con l’altro, nella scoperta delle verità di cui l’altro è portatore, e dunque nel camminare insieme, nel domani da pensare e costruire. L’impegno educativo e culturale, di cui il Meeting si fa testimone, ha grande valore“.