Secondo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, l’eventuale entrata dell’Ucraina nella NATO equivarrebbe a un’azione di guerra, ma lo stesso stato sarebbe, sempre a detta di Medvedev, destinato a scomparire entro il 2034. Nel frattempo i due paesi sono pronti a scmbiare 90 prigionieri di guerra grazie all’intermediazione degli Emirati Arabi Uniti. A riferirlo è Bloomberg.
Ucraina nella Nato? Per Stoltenberg è irreversibile
Durante il summit NATO per il 75º anniversario dell’Alleanza Atlantica, il segretario generale Jens Stoltenberg ha dichiarato che l’ingresso di Kiev nell’alleanza è “irreversibile”. Questo punto è stato sottolineato con fermezza dal primo ministro estone Kaja Kallas, nota per la sua posizione anti-russa e attualmente candidata alla carica di Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione Europea.
Orban: l’invio del piano di pace a Charles Michel
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha inviato un piano per la pace al presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, dichiarando: “L’Europa farebbe bene a uscire dal paradigma della guerra ad ogni costo”. Michel ha replicato: “Non posso accettare le tue affermazioni secondo cui l’UE ha condotto una politica favorevole alla guerra: è l’opposto”.
Bardella contro la fornitura delle armi all’Ucraina
Jordan Bardella, presidente del gruppo dei Patrioti per l’Europa, ha dichiarato durante il suo intervento in plenaria al Parlamento europeo, che il fatto che ogni Stato membro debba destinare per principio lo 0,5% del PIL annuo all’Ucraina significherebbe per la Francia dover mettere a disposizione 7 miliardi di euro all’anno. Bardella ha inoltre espresso contrarietà riguardo alla fornitura di armi che permettano di attaccare direttamente il territorio russo né all’ingresso dell’Ucraina nella NATO, poiché queste due opzioni presentano un rischio di escalation con una potenza nucleare.