Il ministero della Sanità in Libano ha reso noto che i raid israeliani di stanotte su sei villaggi del sud hanno causato almeno nove morti, segnando la violazione della tregua tra Israele e Hezbollah. La guerra in Medio Oriente sembra ancora aperta.
Tregua violata in Libano: colpiti sei villaggi
Secondo il primo bilancio dei raid israeliani di stanotte in Libano, nel villaggio di Haris si registrano cinque morti e due feriti, mentre a Tallousa si contano altre quattro vittime e un ferito, come riportato in un comunicato.
L’IDF ha lanciato un’ondata di attacchi aerei in Libano dopo che Hezbollah ha sparato nella zona del Monte Dov, per la prima volta da quando è entrata in vigore la tregua.
Gli Stati Uniti stanno esercitando pressioni su Israele affinché eviti risposte non proporzionate e sul Libano per prevenire un’intensificazione degli attacchi da parte di Hezbollah, che potrebbe compromettere il cessate il fuoco. Lo riportano fonti israeliane ai media locali.
Tregua violata in Libano: le parole del premier Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu aveva dichiarato che l’attacco di Hezbollah costituiva “una grave violazione del cessate il fuoco” e aveva promesso che Israele avrebbe “risposto con fermezza”.
In serata sono ripresi i raid israeliani sul Libano, con l’esercito che ha comunicato che l’aeronautica ha colpito terroristi, lanciatori e obiettivi di Hezbollah in tutto il paese.
Il ministro degli Esteri di Tel Aviv, Gideon Saar, in un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, avrebbe sottolineato che Israele non sta violando le intese sul cessate il fuoco, ma piuttosto le sta facendo rispettare in risposta alle violazioni di Hezbollah.