Jacopo Romeo Sei mesi di guerra devastante e quasi 35 mila persone uccise nella Striscia di Gaza. È questo quanto è accaduto in Medio Oriente da quel tremendo 7 ottobre 2023 e che ancora oggi continua a succedere. Con cadenza quasi giornaliera, infatti, l’esercito di Israele concentra i suoi sforzi su Gaza, costringendo Hamas a richiedere una tregua. Israele ha risposto alla proposta di Hamas, che ora dovrà valutare attraverso i propri vertici per prendere una decisione definitiva.
Tregua in Medio Oriente: cosa potrebbe succedere
Sono ormai settimane che si parla di una possibile tregua tra Israele e Hamas, ma la fine delle ostilità non arriva mai. In passato, tutte le proposte sono state rifiutate dall’una o dall’altra parte. L’ultima, pensata da Hamas, è stata recapitata a Tel Aviv che, secondo quanto si apprende, l’avrebbe ulteriormente ritoccata. Egitto e Qatar, i Paesi che si stanno occupando della mediazione, hanno fatto fare il percorso inverso alla risposta di Israele: ora tocca nuovamente ad Hamas decidere se accettarla.
Le valutazioni di Hamas
“Hamas ha ricevuto la risposta ufficiale dell’occupazione sionista alla proposta presentata ai mediatori egiziano e del Qatar il 13 aprile” – ha dichiarato in una nota il vice capo del braccio politico di Hamas a Gaza, Khalil al-Hayya. Israele, secondo quanto raccontano fonti mediorientali, vorrebbe una tregua immediata o sarebbe pronta ad intervenire con una dura operazione a Rafah.
