Il conflitto in Medio Oriente rischia di allargarsi perché i rapporti fra Israele e Libano non sono mai stati coì tesi.
Nelle scorse ore, Tel Aviv ha condotto un improvviso raid nelle vicinanze di Beirut nel quale è riuscita ad uccidere il numero 2 di Hamas, Saleh al-Arouri.
Raid di Israele in Libano: ucciso numero 2 di Hamas
Saleh al-Arouri è morto. È stato ucciso da un raid improvviso dell’esercito di Israele condotto con i droni nella periferia di Beirut, in Libano. L’uomo, figura chiave nel collegamento tra Hezbollah, Iran e Turchia, era considerato il numero 2 dell’organizzazione di Hamas.
Nello stesso attacco potrebbe essere stato ucciso anche Kalil Al Hayya, altro importante membro dell’organizzazione terroristica. I rapporti tesi tra Libano e Israele ora rischiano di complicarsi ulteriormente e da Tel Aviv hanno già fatto sapere di essere in massima allerta: “Pronti ad ogni situazione“.
Ucciso numero 2 di Hamas: le reazioni
Anche Hamas conferma l’uccisione del suo leader: “I codardi omicidi compiuti dall’occupante sionista contro i leader e i simboli del nostro popolo palestinese dentro e fuori la Palestina non riusciranno a spezzare la volontà e la resilienza del nostro popolo, né a ostacolare la continuazione della sua coraggiosa resistenza” – afferma Ezzat al-Rishq, membro dell’ufficio politico della cellula terroristica.
Anche Hezbollah fa sentire la sua voce e minaccia: “L’attacco di Beirut non resterà impunito. Consideriamo il crimine di assassinare lo sceicco Saleh al-Arouri… nel cuore del sobborgo meridionale di Beirut come un grave attacco al Libano… e uno sviluppo pericoloso nel corso della guerra”.