Israele colpisce ancora nella Striscia di Gaza, e questa volta lo fa con un raid mirato che aveva un obiettivo chiaro. L’obiettivo è stato raggiunto perché, secondo quanto riportato da fonti interne allo stesso esercito israeliano, nell’attacco a Khan Younis è morto un alto dirigente della sicurezza interna di Hamas.
Guerra in Medio Oriente, colpo di Israele: ucciso alto dirigente della sicurezza interna di Hamas
“Sono state prese molte misure per ridurre i danni ai civili, compreso l’uso di armi di precisione, ricognizione aerea e acquisizione di ulteriori informazioni di intelligence” – chiarisce Israele, facendo riferimento al raid che nel corso della serata di ieri è andato in scena nell’area di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Si è trattato dell’ennesima operazione effettuato dall’esercito di Tel Aviv nell’area, che questa volta aveva un obiettivo chiaro in testa: quello di eliminare Osama Ghanim. Obiettivo raggiunto? Sì, secondo quanto riferito da fonti interne allo stesso esercito israeliano: “Ghanim è morto“. In aggiunta, nel comunicato, l’Idf ha descritto nel dettaglio la figura dell’uomo rimasto ucciso: “Osama era un personaggio centrale nel brutale sistema di criminalizzazione di Hamas, in cui sono state condotte indagini violente contro i residenti della Striscia con gravi violazioni dei diritti umani, repressione degli oppositori e persecuzione di persone Lgbtq”.