Sono più di 30 mila ormai, secondo quanto riferito dal Ministero della Salute di Gaza, i palestinesi morti dall’inizio della guerra nella Striscia.
A loro devono essere sommate anche altre decine di migliaia di feriti. Numeri impressionanti che non possono lasciare indifferenti nemmeno gli Stati che non sono coinvolti direttamente nella guerra. Ecco perché le diplomazie stanno provando ad arrivare ad un’intesa di massima sulla tregua tra Israele e Hamas: per raggiungerla, però, serve che vengano soddisfatte alcune condizioni.
David Cameron su Hamas e Israele: le dichiarazioni
Ed è proprio qiesto il tema principale delle ultime dichiarazioni rilasciate dal ministro degli Esteri britannico David Cameron, che ha parlato della questione mediorientale durante il suo viaggio in Thailandia.
“Ciò che dobbiamo cercare di fare è trasformare quella pausa in un cessate il fuoco permanente e sostenibile” – ha spiegato Cameron dalla base aerea thailandese a cui ha fatto visita nelle scorse ore. L’obiettivo, secondo il ministro britannico, deve essere chiaro: “Lo faremo solo se verranno soddisfatte molte condizioni… Dobbiamo portare i leader di Hamas fuori da Gaza, dobbiamo smantellare le infrastrutture terroristiche“. Cameron non ha dubbi su questo: il popolo palestinese non può davvero avere un futuro se un domani Hamas esisterà ancora.
L’impegno dell’esercito di Israele: attacco ed esercitazione
Nel frattempo, l’Idf prosegue la sa attività nella Striscia di Gaza e con l’ultimo attacco a Nuseirat ha tolto la vita ad altri 27 palestinesi. Non solo, per mantenere sempre allenata la propria forza offensiva, nelle prossime ore l’esercito di Tel Aviv condurrà un’esercitazione vicino all’area del Mar Morto. Un’esercitazione che da mezzogiorno avrà luogo fino a notte.