La situazione in Medio Oriente si sta facendo via via più critica.
Una base degli Stati Uniti situata al confine tra Siria e Giordania è stata oggetto di un attacco. Diversi i dubbi su dove sia avvenuto con certezza l’attacco nel quale sono morte 3 persone e rimaste ferite 25 persone. Il presidente statunitense Joe Biden ha dedicato un pensiero alle vittime, definendole patriote, promettendo anche: “Non abbiate dubbi: chiederemo conto a tutti i responsabili, nel momento e nel modo che sceglieremo”.
Medio Oriente, colpita base in USA. Biden: “Oggi il cuore dell’America è pesante”
Su dove sarebbe avvenuto esattamente l’attacco ci sarebbero diverse versioni. Secondo il Wall Street Journal ad essere presa di mira sarebbe stata la Tower 22 situata in Giordania nelle vicinanze della base Al-tanf che si trova nella Siria sud-occidentale, in una zona di confine. Un portavoce del Governo di Amman – riporta ANSA – in un intervento fatto sulla televisione nazionale, ha invece dichiarato che l’attacco alle forze USA ha interessato il territorio siriano e non la Giordania.
Ad ogni modo questa è la prima volta che dei soldati americani sono stati uccisi in Medio Oriente da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Palestina.
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Hamas: “L’attacco è un messaggio al Governo Usa”
Nel frattempo, sull’attacco è intervenuto il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, definendolo “un messaggio all’amministrazione americana che, se non si fermerà l’uccisione di persone innocenti a Gaza, potrebbe trovarsi contro l’intera nazione islamica”.
Un messaggio di cordoglio è arrivato anche dal portavoce del Governo della Giordania Muhannad Mubaidin. Con l’attacco nel quale sono rimaste coinvolte le forze militari degli Stati Uniti è aumentato il rischio di un’escalation in Medio Oriente, un compito non certo facile da gestire per l’amministrazione Biden che deve fare anche i conti con la campagna elettorale durante la quale non sono mancate accese critiche sulla questione da parte dell’ex presidente Donald Trump.