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Fuga dopo l'aggressione a Surbo: medico colpito in guardia medica, ricerche in corso

medico aggredito surbo

Medico aggredito a Surbo, Lecce, la notte del 29 aprile: momenti di terrore e querela pronta per le forze dell'ordine.

La violenza contro il personale sanitario continua a rappresentare un problema crescente nelle strutture mediche italiane. Nella notte tra il 29 e il 30 aprile 2025, un giovane medico in servizio presso la guardia medica di Surbo, in provincia di Lecce, è stato aggredito da un paziente. Un episodio drammatico che ha scosso la tranquillità della piccola comunità e ha sollevato interrogativi sulle misure di sicurezza per chi lavora in prima linea.

Dopo momenti di terrore e paura, il medico si è riservato di sporgere querela, chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine.

Medico aggredito in guardia medica a Surbo

Nella tarda serata di martedì 29 aprile 2025, un giovane medico della guardia medica di Surbo, in provincia di Lecce, è stato aggredito da un uomo che si è presentato chiedendo un’iniezione intramuscolo. Sebbene il turno del dottore fosse ormai terminato, l’uomo è stato comunque fatto accomodare nella sala d’attesa per essere registrato. Poco dopo, la situazione è degenerata in un’aggressione fisica.

Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente violenza nei confronti del personale sanitario, segnando un preoccupante aumento di attacchi a medici e infermieri. Un fenomeno che solleva con urgenza la necessità di implementare misure di protezione per coloro che, ogni giorno, sono in prima linea per garantire la salute dei cittadini.

Medico aggredito a Surbo: urla, panico e fuga improvvisa

Dopo un iniziale atteggiamento di attesa, il paziente ha messo in atto comportamenti violenti, colpendo improvvisamente il medico al volto con uno schiaffo, per poi fuggire rapidamente dalla guardia medica. Il giovane dottore, sconvolto dall’accaduto, ha prontamente allertato i carabinieri, fornendo loro le informazioni necessarie per avviare le indagini.

Sebbene non abbia ancora formalizzato la querela, il medico ha dichiarato di volerlo fare nei prossimi giorni, una volta concluso il necessario procedimento. Nel frattempo, i militari stanno cercando di raccogliere ogni dettaglio utile per identificare l’aggressore.