Roma, 17 mag.
(Adnkronos Salute) – "Studi e pratica clinica confermano una sola cosa: che la prevenzione resta l'arma più potente per mantenere il cuore in salute. Tra i fattori rischio c'è il diabete che in molti non sanno di avere. Il diabete, se non individuato e curato, causa diverse malattie cardiovascolari, tra cui infarto e ictus, oltre all'insufficienza renale". Così all'Adnkronos Salute Massimo Grimaldi, presidente eletto dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (entrerà in carica a maggio 2025), a margine del 55esimo Congresso nazionale Anmco, in corso a Rimini e che vede riuniti oltre 6mila cardiologi provenienti da ogni parte d'Italia.
"Con Anmco, in collaborazione con la Fondazione per il Tuo Cuore, organizziamo campagne di sensibilizzazione per promuovere stili di vita sani, che vuol dire dieta corretta e movimento fisico – spiega Grimaldi, che è anche direttore dell'Unità operativa complessa di Cardiologia e del Dipartimento medico dell'ospedale regionale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari) – Solo poche settimane fa a Bari, in collaborazione con l'Unione italiana sport per tutti (Uisp) e gli endocrinologi del Policlinico, abbiamo organizzato una corsa alla quale hanno partecipato 6mila persone.
L'obiettivo era sensibilizzare i concorrenti e il pubblico alla prevenzione. Abbiamo allestito tre postazioni per screening gratuiti, in primis elettrocardiogramma e controllo della glicemia. In questo modo abbiamo individuato 12 persone con diabete che non sapevano di averlo, abbiamo così attivato tutte le procedure per prevenire le complicanze acute e croniche della malattia. Il diabete, se curato male o trascurato, soprattutto nelle persone predisposte, determina danni che colpiscono diversi distretti.
Danni più o meno gravi, tra gli altri, sono osservabili nell'occhio (retinopatia), nel rene (nefropatia), nei nervi (neuropatia), nelle arterie (vasculopatia) e nel cuore (cardiopatia)".
All'appuntamento della cardiologia più importante in Italia anche mille giovani cardiologi. "Soprattutto per loro – prosegue Grimaldi – abbiamo allestito 7 postazioni dove possono eseguire manualmente diverse simulazioni e procedura di cardiologia interventistica e di urgenza". Tra queste "la pericardiocentesi in urgenza, procedura che consiste nella rimozione di liquido presente in eccesso nel cavo pericardico, condizione che altera la fisiologica contrazione del cuore e che può portare a tamponamento cardiaco e collasso cardiocircolatorio; cateterismo venoso centrale (Cvc), un presidio medico che si basa sull'inserimento di un catetere (tubicino lungo e sottile, rigido o flessibile e di vari materiali) in una delle vene cosiddette 'centrali' (es.
succlavia, femorale, giugulare interna), e l'ecografia trans-esofagea per diagnosticare e tenere sotto controllo alcune malattie del cuore, quali ad esempio valvulopatie e trombosi atriali".