Roma, 17 set.
(Adnkronos Salute) – "Quello delle aggressioni ai medici e in generale agli operatori sanitari è un tema caldo. Contro l'escalation di tanta violenza occorre fare di tutto per evitare che il paziente o i suoi stessi familiari malintenzionati abbiano un contatto diretto con chi invece li ha in cura. Quindi per prima cosa occorre creare dei percorsi che siano separati e quindi garantiscono la sicurezza di chi lavora nel nostro Ssn". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, dopo il susseguirsi di episodi di violenza ai danni di operatori in diverse città d'Italia.
"Chiaramente – evidenzia – occorre dover educare le persone al fatto che il medico sta sul posto di lavoro per aiutarle e curarle e non per creare dei problemi. E' curioso che un paziente vada al pronto soccorso per un problema di salute e poi finisce che va a picchiare direttamente il sanitario che lo deve in qualche modo assistere. Questo è anche un fatto che va superato. Ma per farlo dobbiamo sensibilizzare l'opinione pubblica".
Se non si ferma questa violenza, "tra poco potremmo non avere più professionisti che vogliono lavorare nel Servizio sanitario nazionale – avverte Magi – e quindi non ci saranno più medici pronti ad assisterci e curarci nel momento di massimo bisogno".
"Basta violenza ai medici!". E' questo il messaggio contenuto in un grande striscione che verrà esposto nei prossimi giorni sul palazzo dell'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Roma per dire stop all'escalation di violenza ai danni degli operatori sanitari del Ssn.
"Purtroppo le aggressioni stanno diventando sempre più numerose e questo è un problema molto serio. E noi come Ordine, che conta 48mila iscritti e per questo è il più grande d'Europa, su questo tema ci stiamo battendo moltissimo affinché i medici possano lavorare con serenità e in modo protetto. Per sensibilizzare l'opinione pubblica abbiamo deciso di esporre dal palazzo della nostra sede già la prossima settima uno striscione per ricordare che il medico non è un nemico, ma è in ospedale, in pronto soccorso e in ambulatorio per assistere e curare al meglio ogni singolo paziente".
Continua Magi
"In questa iniziativa sto cercando di coinvolgere anche Regione Lazio e Comune di Roma. Inoltre – sottolinea – sono in contatto anche con il ministero della Salute per vedere se anche a livello governativo e livello nazionale si possa dare un segnale visibile con lo stesso messaggio esposto sui palazzi istituzionali, in modo tale da far capire ai pazienti quanto è grave quello che sta succedendo. Sarebbe molto importante", conclude.