La vittoria di Jannik Sinner agli Australian Open ha emozionato tutto il paese, gioia che però tocca ancora più profondamente gli amici dell’atleta e uno di questi è Max Giusti che, ai microfoni di Adnkronos, ha avuto modo di commentare quanto avvenuto parlando anche di alcuni retroscena che riguardano la vita del campione.
Max Giusti e Sinner: primo incontro a 12 anni
Max Giusti inizia la sua intervista proprio dall’inizio, rivelando di aver incontrato Sinner quando quest’ultimo aveva soltanto 12 anni. Un incontro avvenuto grazie all’amico e tennista Alex Vittur che già aveva notato il talento di Jannik a tal punto da definirlo il “ragazzino più forte che c’è”. Da quel momento in poi ha avuto inizio la storia di colui che sarebbe diventato il nuovo campione degli Australian Open.
Giusti non si è limitato a parlare della vita del suo amico, ha anche rivelato la sua reazione a tale vittoria, svelando di aver pianto per l’emozione. In seguito ha commentato che non venderà più il suo divano dove, in passato, ha dormito proprio Sinner. Ha poi aggiunto che ammira particolarmente la volontà dell’atleta di volersi sempre migliorare e mettersi in discussione ogni volta che sbaglia.
Un Sinner diverso
Giusti ha avuto anche modo di sfatare un mito che aleggia su Sinner, ovvero che abbia un carattere freddo. Stando a quanto dichiarato dal conduttore televisivo, in realtà l’atleta ha semplicemente imparato a controllare le emozioni e, quando è tra amici, ha sempre la battuta pronta, anche più pronta di lui.
Ed ha colto l’occasione per rievocare il passato parlando di un vecchio aneddoto dichiarando: “Ricordo ancora una sera a Roma, durante gli Internazionali di Tennis, quando andammo dal mio amico Angelone agli Spaghettari, a Trastevere. Lui, con un oste romano, a prendersi in giro tutto il tempo“.