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Matteo Salvini è tornato a parlare di castrazione chimica riferendosi allo stupro avvenuto a Catania ai danni di una tredicenne. Il leader della Lega ha affermato tramite alcune dichiarazioni riportate in un post sui social: “Ragazzina stuprata da una banda di sette egiziani davanti al fidanzato, minacciato, bloccato e tenuto lontano. Non venitemi a parlare di “tolleranza” o “errore””.
Matteo Salvini: “Non c’è clemenza dinanzi a simili orrori”
Matteo Salvini ha proseguito sul fatto di Catania: “Davanti ad orrori del genere non può esistere clemenza ma soltanto una cura: castrazione chimica. Conto che la proposta presentata dalla Lega venga votata al più presto”.
Castrazione chimica: non è la prima volta che Salvini ne parla
Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha nuovamente affrontato la questione della castrazione chimica per i casi di violenza sessuale, una tematica da sempre al centro del dibattito del suo partito. L’ultima volta che ne ha parlato è stata in seguito allo stupro di gruppo a Palermo nell’estate scorsa.
La proposta di legge presentata dalla Lega
A settembre, la Lega ha presentato al Senato un disegno di legge che prevede l’utilizzo volontario o coattivo di un trattamento farmacologico di blocco androgenico totale. Secondo il testo, spetta al giudice decidere se somministrare il trattamento, ma in caso di recidiva o di violenza sessuale su minori, l’applicazione sarebbe automatica. È da notare che durante il governo Conte I, il partito di Salvini aveva già proposto un emendamento correlato al decreto “Codice rosso”.