Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, ha partecipato ad una cerimonia in onore degli 80 anni della zona libera della Carnia e dell’Alto Friuli.
In tale occasione, ha richiamato l’alleanza del fascismo e del regime della Repubblica sociale italiana con le crudeltà naziste. Mattarella ha ricondotto la storia e la memoria a ciò, segnalando come le sofferenze del periodo bellico contribuiscano alla conoscenza e alla pace attuale dell’Italia. “L’attuale Repubblica in Friuli riconosce le popolazioni di Carnia come radici della nostra Costituzione, che sostengono la nostra democrazia”, ha dichiarato. Il presidente Mattarella è stato ricevuto a Ampezzo dal governatore del Fvg Massimiliano Fedriga, dal sindaco Michele Benedetti ed è stato onorato dalla Brigata alpina Julia, ottavo reggimento alpini.
L’evento ha visto la partecipazione di un gran numero di persone, incluse famiglie con bambini brandendo bandiere tricolori e donne in costumi tradizionali. I balconi erano ad ornati con bandiere italiane, gonfaloni, e labari, tra cui quelli di Udine e dell’associazione dei partigiani. Infine, era presente anche la medaglia d’oro Paola Del Din.
Nell’estate del 1944, nell’Italia settentrionale, si formarono una ventina di aree libere partigiane, tra le quali la Repubblica della Carnia e dell’Alto Friuli fu la più estesa coprendo circa 2.000 chilometri quadrati tra la montagna di Udine, l’Alto Pordenonese e il Centro Cadore.
Nonostante la sua breve durata, solo alcune settimane, la Repubblica affrontò problemi che sarebbero diventati prioritari nell’agenda dell’Italia post-25 aprile.