Mattarella ha affermato che il CERN svolge un ruolo fondamentale nel rafforzare l'autonomia strategica dell'Unione Europea.

Durante il 70° anniversario del CERN, il presidente Sergio Mattarella ha elogiato i successi dell'istituzione, affermando il suo ruolo cruciale per la leadership dell'Europa nel campo scientifico. Oltre a questo, ha evidenziato il suo simbolismo come promotore di pace tramite la scienza. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha annunciato l'intenzione di implementare un European Research Area Act e un European Innovation Act. Von der Leyen ha enfatizzato la necessità di maggiori investimenti nella ricerca, semplificazione dell'accesso ai finanziamenti e maggiore condivisione di competenze e strutture di ricerca avanzate. Ha inoltre evidenziato la crescente competizione geopolitica nel settore della tecnologia e la necessità per l'Europa di invertire la tendenza di perdita di posizioni in diversi settori.

Durante la celebrazione del settantesimo anniversario del CERN, il presidente Sergio Mattarella ha messo in risalto i successi ottenuti da questa istituzione, che rappresenta un modello di collaborazione europea in un contesto globale dominato da potenze con capacità enormi, anche in campo scientifico.

Ha dichiarato che il progresso richiede uno sforzo collettivo affinché il Centro possa continuare a svolgere un ruolo di prestigio, contribuendo alla leadership dell’Europa in un settore fondamentale per la sua indipendenza strategica.

Il CERN è sempre stato un simbolo della volontà di costruire un futuro condiviso, contrapposto a chi preferisce la forza bruta al dialogo e alla legge. “Costruire la pace attraverso la scienza” è la missione di questa istituzione, riconosciuta a livello mondiale per la sua ricerca sulle particelle fondamentali.

Inoltre, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha annunciato a Ginevra che nel prossimo mandato verranno presentati un European Research Area Act e un nuovo European Innovation Act, sottolineando l’urgenza di concentrare gli sforzi sull’innovazione radicale, seguendo quanto delineato nel rapporto Draghi. Ha espresso l’intenzione di far progredire l’Europa in questa corsa scientifica globale.

Von der Leyen ha affermato che “l’unità europea rappresenta il nostro più grande asset” e ha espresso la sua intenzione di aumentare gli investimenti nella ricerca nel prossimo bilancio.

Ha sottolineato la necessità di semplificare l’accesso ai finanziamenti. Ha elogiato la collaborazione al Cern, evidenziando che “tutte le scoperte vengono condivise con una vasta rete di università, industrie e start-up”. La presidente ha affermato che “tutti i ricercatori europei devono avere la possibilità di utilizzare le nostre infrastrutture di ricerca avanzate, come i supercomputer”. Ha continuato dicendo che è fondamentale facilitare la condivisione di competenze e capacità di calcolo senza ostacoli.

Sottolineando la vitalità dell’economia europea, ha affermato che prospera grazie alla libera circolazione di beni, talenti e capitali. Ha esortato a permettere anche il libero scambio di conoscenze e scienza nel continente.

“La competizione geopolitica sta crescendo”, ha aggiunto von der Leyen, evidenziando la corsa interna e globale per le tecnologie del futuro, tra cui la tecnologia pulita, la quantistica, l’intelligenza artificiale e la fusione. Nonostante l’Europa abbia una maggiore quantità di ricercatori rispetto a Stati Uniti e Cina, sta perdendo posizioni in diversi settori.

È giunto il momento di invertire questa tendenza, come fecero i pionieri del Cern settant’anni fa. Infine, ha fatto notare che la quota globale delle domande di brevetto europee è diminuita drasticamente negli ultimi vent’anni, passando dal 30% al 15%, un dato che necessita di un cambiamento positivo.