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Mattarella avverte: "Le morti sul posto di lavoro sono un insulto alla coscienza di tutti".

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Sergio Mattarella ha enfatizzato l'importanza della sicurezza sul lavoro durante la presentazione del rapporto della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni lavorative, seguito all'incidente ferroviario di Brandizzo. Il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha sostenuto l'importanza di garantire la sicurezza dei dipendenti tramite formazione adeguata e verifica dei processi di lavoro. Chiara Gribaudo, presidente della commissione di inchiesta, ha parlato della necessità di evitare incidenti come quello di Brandizzo. La Commissione ha proposto 14 raccomandazioni per migliorare la sicurezza sul lavoro, tra cui l'uso di tecnologie avanzate e la valutazione periodica delle competenze dei lavoratori. Il rapporto sottolinea l'importanza di una cultura della sicurezza e di un clima sicuro in ambito lavorativo, basati su feedback, neutralità, adattabilità, istruzione e partecipazione.

Sergio Mattarella ha espresso che le morti e gli infortuni sul lavoro rappresentano un’offesa insopportabile alla nostra coscienza comune. Queste parole sono state pronunciate durante la presentazione del rapporto della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni lavorative in Italia, in seguito al tragico incidente ferroviario avvenuto a Brandizzo il 30 agosto 2023. Mattarella ha ribadito l’importanza della sicurezza sul luogo di lavoro, definendola un requisito indispensabile per garantire il diritto essenziale e imprescindibile alla salute. Questo diritto non può essere compromesso da una carenza o inadeguatezza di misure adeguate per garantire ambienti di lavoro salubri e sicuri. L’impegno delle istituzioni e delle parti sociali per raggiungere questo obiettivo non sarà mai abbastanza. Lo stesso presidente della Repubblica ha affermato che le attività svolte per il progresso materiale o spirituale della società non dovrebbero comportare alcun rischio per l’integrità degli individui. Ha poi aggiunto che il rapporto della Commissione potrebbe fornire un contributo significativo al nostro sapere e alla nostra analisi. Nel rinnovare la sua solidarietà ai familiari delle vittime dell’incidente ferroviario di Brandizzo, alcuni dei quali erano presenti all’evento, ha espresso il suo sostegno a tutte le vittime e ai familiari di coloro che hanno sofferto incidenti sul lavoro.

Ho enfatizzato più volte che non dovremmo accettare la morte o l’inabilitazione nel contesto del lavoro. Queste parole sono state pronunciate dal presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. La pianificazione accurata delle operazioni lavorative, l’offerta di formazione di qualità al personale, e la verifica rigida di ogni processo lavorativo mediante dispositivi hi-tech, tutto indispensabile, ha sottolineato. Le raccomandazioni nel presente Report possono dare al Parlamento idee per nuove normative e orientamenti amministrativo-politici per prevenire la ricorrenza di tali disastri. Riguardo alle cause, le indagini sono ancora attive, ma ci sono alcuni punti certi. Ad esempio, sappiamo con certezza che quelle persone non avrebbero dovuto trovarsi sui binari in quel momento. “Non dovremmo morire così”, dichiara Chiara Gribaudo, presidente della commissione di inchiesta parlamentare, riferendosi al tragico incidente di Brandizzo, durante la presentazione del rapporto sulla commissione. Alcune potenziali soluzioni per proteggere i lavoratori sono già operative in vari settori industriali nel nostro Paese, incluso nell’industria automobilistica, ad esempio i sensori di ostacoli. Oto Aversa, fratello di Giuseppe, una delle cinque vittime dell’incidente di Brandizzo, invia un messaggio alla Camera, “basta subappalti, sono sentenze di morte”. “Siamo qui per chiedere giustizia. Ci hanno ucciso,” afferma, durante la presentazione del Report, è tempo di porre fine a appalti e subappalti che condannano molti lavoratori alla morte.

Chiediamo un intervento rapido del governo per modificare le leggi esistenti, implementarle e monitorare rigorosamente le azioni affinché ciò che è successo a mio fratello e ai suoi colleghi non accada mai più. Non dobbiamo più vedere incidenti come quello di Brandizzo, ciò è l’auspicio. 14 suggerimenti sono stati proposti dalla Commissione d’inchiesta, che vanno dalla sicurezza sul lavoro grazie all’uso di tecnologie avanzate incentivizzate, similmente a quelle dell’Industria 4.0, a una valutazione periodica delle competenze dei lavoratori. Includono la partecipazione dei lavoratori alla definizione delle politiche, controlli basati su punteggi per le aziende con criteri premiali per quelle che adottano buone pratiche. Inoltre, si spinge per il perfezionamento del whistleblowing e l’affidamento delle gare. Sono 14 le raccomandazioni per prevenire incidenti sul lavoro come quello avvenuto il 30 agosto 2023 a Brandizzo, in cui cinque operai hanno perso la vita sui binari. La Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle Condizioni di Lavoro ha rivelato queste linee guida in un report che la presidente Chiara Gribaudo ha presentato alla Camera nella Sala della Regina. Anche se il comportamento umano è stato ritenuto la causa principale dell’incidente ferroviario, è fondamentale prendere in considerazione tutti gli aspetti che portano le persone a non rispettare le regole, incluso l’orario di lavoro e i vincoli contrattuali che a volte impediscono alle aziende di lavorare serenamente. Il report della commissione è un punto di partenza per un’analisi sempre più dettagliata sulla sicurezza sul lavoro, con lo scopo di presentare proposte legislative concrete al parlamento. Queste proposte riflettono il senso delle migliori pratiche. La commissione sottolinea due concetti fondamentali che dovrebbero sostenere la legislazione e i correttivi: la cultura della sicurezza e il clima della sicurezza.

Sottolinea l’essenzialità di un contesto informato basato su: la cultura dei feedback, dove si stimola la comunicazione di potenziali errori, casi mancati e azioni o atteggiamenti non usuali; la cultura della neutralità, disegnata per evitare un atteggiamento biasimante verso chi fornisce feedback; la cultura dell’adattabilità, che mira a far assumere ai lavoratori più esperti un ruolo attivo nel monitoraggio; e infine, la cultura dell’istruzione, radicata nel modo in cui i lavoratori assorbono e applicano il sapere acquisito.