Mattarella afferma: 'La nostra scuola guarda all'Europa come orizzonte. Dobbiamo capitalizzare l'opportunità offerta dal Pnrr'.

L'ossessione per il presente talvolta oscura l'importanza dell'istruzione per la prosperità futura della Repubblica. Il futuro è legato alla qualità del sistema educativo, richiedendo risorse, idee innovative e attenzione. La scuola, contributiva al progresso sociale, deve affrontare vari problemi, compreso il disagio giovanile, e ridurre le disparità territoriali. La formazione dovrebbe includere musica, arti e sport, nonostante le risorse limitate in alcune aree. Il Piano di ripresa europeo fornisce opportunità per migliorare la sicurezza delle strutture scolastiche. Inoltre, occorre affrontare la questione dei bassi stipendi del personale scolastico rispetto ad altri paesi europei, poiché su di loro pesa la responsabilità di formare i futuri cittadini dell'Italia.

A volte sembra che l’ossessione per il presente, per il “qui e ora”, ci faccia perdere di vista l’importanza fondamentale che l’istruzione ha per la Repubblica.

Il futuro della nostra società è strettamente legato alla qualità del nostro sistema educativo. Per garantire tale qualità, è fondamentale dedicare risorse sufficienti, idee innovative, attenzioni e cure. La scuola non è un’entità isolata, chiusa o distaccata, ma un organismo vivente che contribuisce al progresso della società. Non possiamo continuare a ignorare i numerosi problemi che affliggono la società, tutti di varia entità, ma comunque inaccettabili. Il disagio tra i giovani è un problema nazionale di grande importanza e va affrontato con tutto il nostro impegno e le risorse disponibili.

Non dobbiamo essere indulgenti o lassisti, attitude sì perniciose, ma nemmeno dobbiamo cadere nell’illusione di risolvere tutto solo con provvedimenti di sicurezza. La coesione sociale include anche il rispetto per i territori. L’importanza di ridurre le disparità, che influiscono sui diritti di cittadinanza, è un compito che la Costituzione ci impone. La scuola, che prepara i bambini, gli adolescenti e i giovani al mondo e alla vita sociale, deve essere equipaggiata con strutture appropriate che favoriscano questo processo.

Questo include, oltre agli strumenti di insegnamento tradizionali, la possibilità di avvicinarsi alla musica, alle arti e allo sport. Moltissime scuole, e alcune aree, purtroppo non hanno le risorse necessarie. Dobbiamo sfruttare appieno le opportunità offerte dal Piano di ripresa europeo, noto come PNRR, che già ci sta aiutando a migliorare la sicurezza delle strutture scolastiche.

Dobbiamo persistere lungo questa via virtuosa, trasformando l’Europa in un attore primario negli ambiti strategici che guardano al domani, ed indubbiamente l’ambito scolastico rientra tra questi.

L’Europa è infatti la direzione verso cui tende il nostro sistema di istruzione. A docenti, presidi, personale accademico e assistente, si richiede un grande impegno, talvolta persino eccessivo, soprattutto se confrontato con stipendi che spesso non sono comparabili a quelli di altri paesi europei. Questo è un tema di estrema importanza che necessita di essere affrontato in maniera concreta. Ognuno dei suddetti attori deve avere presente, in ogni momento, il valore inestimabile del proprio ruolo nella nostra società: formare ed educare i cittadini del futuro.

Il futuro dell’Italia dipende in larga misura dal loro lavoro, che spesso avviene nell’ombra e senza riconoscimento.