Roma, 20 Sett.
– Nella cucina italiana, la pizza ha da sempre avuto un posto d’onore. Tuttavia, in un settore così tradizionale, distinguersi può essere una sfida. Massimo Rossetto ha scelto di raccogliere questa sfida, trasformando l’arte degli impasti in una forma di espressione personale che mescola innovazione, passione e un profondo rispetto per le materie prime. Non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio alchimista del gusto, che ha saputo rivoluzionare la percezione della pizza grazie a impasti creativi e in continua evoluzione.
Rossetto ha iniziato il suo percorso professionale a soli dodici anni, seguendo le orme del padre. Ma fin da subito, ha sentito l’esigenza di differenziarsi. Nonostante un esordio tra le pizze rotonde più classiche, ha sviluppato una predilezione per quelle ovali, già un primo segnale della sua inclinazione verso l’innovazione. Dopo anni di gavetta, nel 2011 ha avuto la possibilità di mettere in pratica la sua visione in una pizzeria di Polcenigo, iniziando a sperimentare con impasti alternativi.
Da qui è partito un viaggio per esplorare una gamma sempre più ampia di sapori e combinazioni, fino all’apertura della sua pizzeria “L’Isola” a Malnisio nel 2016.
La filosofia di Rossetto si basa su una ricerca costante: ogni settimana, il suo locale offre una selezione di sette impasti diversi, preparati con ingredienti di stagione. Durante l’inverno, ad esempio, è possibile trovare impasti al porcino, all’ortica, alla castagna, alla zucca o al cavolo nero.
Questi non sono solo variazioni cromatiche, ma veri e propri esperimenti di gusto che esaltano le qualità delle materie prime utilizzate. Come racconta lo stesso Rossetto, ogni pizza è pensata per esaltare l’impasto e combinare ingredienti che creano un’esperienza gustativa unica .
Tra le sue creazioni più apprezzate c’è la pizza “fagotto”, una composizione con impasti all’ortica e alla curcuma, ripiena di germogli di soia, pancetta al curry, ricotta di capra e gocce di peperone, completata con rucola, pomodorini, crema di pistacchio e glassa di lampone.
È un piatto che sfida le convenzioni, combinando sapori apparentemente incompatibili in un insieme armonioso e sorprendente.
La sperimentazione non si ferma agli impasti: Rossetto si dedica anche a un lavoro minuzioso di abbinamento degli ingredienti, testando nuove combinazioni e facendole valutare dal suo team. Un esempio emblematico è la pizza con pere, porro, speck e gorgonzola, un connubio di sapori che, con l’impasto giusto, diventa un’esperienza gustativa sublime.
Oltre all’innovazione nel campo degli impasti, Rossetto ha introdotto un format unico nella sua pizzeria: un menù degustazione interamente a base di pizza, dall’antipasto al dolce, offerto ogni terzo giovedì del mese.
Questo permette ai clienti di esplorare la versatilità della sua arte attraverso una cena completa, sperimentando quattro impasti diversi in una sola serata.
Di recente, Rossetto ha lanciato una nuova iniziativa che espande ulteriormente la sua offerta: a partire dal 27 settembre, ha introdotto nel menù panini artigianali realizzati con gli stessi impasti utilizzati per le sue pizze. Le innovazioni di Rossetto non sono passate inosservate: la sua pizzeria ha ottenuto due stelle dalla guida Peperoncino Rosso, un riconoscimento che premia l’eccellenza e l’originalità delle sue proposte.
Rossetto ha anche voluto condividere la sua esperienza e il suo percorso in un libro, “La Pizza Mi Ha Salvato La Vita”, in cui racconta le sfide e le soddisfazioni di una carriera dedicata all’arte della pizza. È un’opera che offre uno sguardo autentico su un mondo fatto di passione, dedizione e un inarrestabile desiderio di innovazione.