Massimo Ghini ha condiviso a Ciao Maschio: «La separazione dei miei genitori ha lasciato un segno profondo in me. Ho sentito la mancanza dell'affetto di mio padre.»

Massimo Ghini: un viaggio attraverso l'infanzia, le difficoltà e la formazione di un grande attore

Massimo Ghini ha condiviso dettagli profondi sulla sua infanzia durante la sua partecipazione alla quinta puntata di Ciao Maschio, in onda domani 12 ottobre su Rai 1.

L’attore romano, noto per aver iniziato la sua carriera nel 1980 con Speed Cross, ha parlato apertamente con Nunzia De Girolamo delle difficoltà che ha affrontato da giovane, esperienze che lo hanno segnato e, al contempo, contribuito a formare l’uomo e l’attore che è oggi.

Ghini ha rivelato che i suoi genitori si sono separati quando lui aveva solo tre anni e ora che ne ha settanta, il ricordo di quel periodo è ancora vivido: «Quando ricevevo la pagella, bisognava mettere la firma di mio padre o di chi lo sostituisce, e mia madre firmava per lui.

Questo mi ha fatto sentire un po’ diverso agli occhi degli insegnanti».

Trovarono una sorta di compromesso, racconta, poiché sua madre cominciò a firmare come “Lorenzo Ghini”, il nome del padre, per evitare imbarazzi.

Riflettendo sulla separazione dei suoi genitori, Massimo ammette che non ha mai davvero accettato questa situazione: «Mi mancava molto il contatto con mio padre. L’ho visto così poche volte che ricordo esattamente ogni incontro. È paradossale, ma lo vedevo più spesso quando era vicino alla fine».

Queste esperienze hanno indubbiamente influenzato il suo percorso e la sua vita attuale.

Esplorazione del mondo in tenera età

Da giovane, Ghini ricevette questo soprannome dai suoi amici, poiché iniziò a esplorare il mondo in tenera età.