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Marina Del Grosso ha condiviso la sua frustrazione dopo essere stata esclusa da X Factor, avvertendo: “Attenzione a ciò che si dice!”

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Marina Del Grosso: La sua esperienza a X Factor e la lotta per il vero talento e l'autenticità. Un messaggio di consapevolezza e rivoluzione musicale

L’uscita di Marina Del Grosso da X Factor ha suscitato molte opinioni e il suo confronto con Paola Iezzi non ha riscosso unanimi consensi. Manuel Agnelli l’ha definita “spocchiosa”, e la sua eliminazione è avvenuta per fare posto a una rapper da lei descritta come “una che fa show”. Dopo alcuni mesi dall’episodio trasmesso recentemente, Marina ha condiviso i suoi pensieri su Instagram. Ha espresso la sua gioia per essere tra le audizioni più visualizzate della stagione, sottolineando che diventare parte di X Factor è stato un sogno che coltivava fin da piccola, quando seguiva le selezioni su YouTube.

Le osservazioni sulle interpretazioni delle canzoni

Inoltre, ha commentato le osservazioni riguardanti l’interpretazione delle canzoni fatte da Agnelli e altri. Ha invitato a comparare la sua performance con quella originale di “I put a spell on you” di Screamin’ Jay Hawkins, mettendo in evidenza le differenze di stile rispetto alla versione di Nina Simone. Marina ha affermato che ognuno reinterpreta i brani portando la propria esperienza personale, e ha esortato a non attaccarsi a giudizi soggettivi per screditare gli altri. Secondo lei, la reinterpretazione e l’adattamento di un testo rappresentano una forma di originalità e una visione personale che non deve necessariamente allinearsi con le interpretazioni tradizionali. Ha anche dichiarato che la sua esperienza a X Factor ha avuto un carattere provocatorio e, in alcuni casi, inquietante.

La lotta degli artisti senza supporto

Sono stata a X Factor con l’intenzione di dare voce, non solo a me stessa, ma a un’intera schiera di artisti e musicisti dotati di talento, che senza un vero supporto alle spalle si trovano a lottare nel vuoto del mondo musicale, un vero peccato. Se hai competenze e una chiara consapevolezza del tuo valore, sei percepito come un elemento scomodo, perché prevale l’idea di privilegiare l’immagine del personaggio, anche quando si tratta di chi ha un approccio autodidatta e quindi, in teoria, meno preparato rispetto a chi ha studiato. La priorità è sempre rivolta allo spettacolo, all’aspetto commerciale. Inoltre, l’arte, intesa in senso genuino, sta perdendo il suo valore. Si ricorre a criteri estremamente soggettivi come l’interpretazione o la sensazione che non si arrivi al cuore, oppure si critica il fatto che si possa apparire troppo preparati o che si segua un percorso ritenuto inadeguato, pur di giustificare decisioni discutibili. La mia intenzione era di esprimere tutto questo in televisione. Tuttavia, è importante notare che in contesti come questi non tutto riflette l’autenticità; ci sono dinamiche che, sfortunatamente, non posso rivelare. Ho anche manifestato il mio disaccordo nel backstage, confessando a alcuni partecipanti la mia intenzione di abbandonare. Marina Del Grosso ha concluso: “Finché continueranno a esistere programmi come questo, che dovrebbero valorizzare la vera preparazione e il talento, ma che invece scelgono di esaltare l’immagine rispetto alle competenze, non ci sarà mai giustizia; questo è il messaggio che intendevo trasmettere.”

La speranza di un riscatto e una rivoluzione

Desidero che questa controversia abbia fatto riflettere molte persone, creando consapevolezza. Sono certa che prima o poi avrò il mio riscatto, sia a X Factor che in altre occasioni, assieme a chi come me lotta davvero e conosce la fame. Quindi, missione compiuta. Ricordate, per avviare una vera rivoluzione bisogna avere il coraggio di esporsi. Per quanto riguarda il resto, la musica continuerà a essere la mia voce. E un’ultima stoccata, rivolta al programma X Factor: “Non credete ciecamente a quello che viene mostrato in televisione. Restate con i piedi per terra. E grazie a tutti per i meravigliosi messaggi che ho ricevuto in privato; li leggo e apprezzo. Sto comprendendo che non sono sola in questa lotta. È davvero divertente pensare che in un programma che dovrebbe esaltare la tua storia e il tuo talento, ti venga mostrato solo un frammento di performance, con commenti superficiali e un montaggio che riduce il tuo brano a nemmeno trenta secondi”.