La sua evasione dal carcere di Nuoro aveva fatto il giro dell’intero paese per essere scappato calandosi con una corda, scena vista molte volte nei film. Ma la latitanza di Marco Raduano, durata undici mesi, è giunta al termine perché il boss mafioso è stato arrestato in Francia dai carabinieri del Ros. In manette è finito anche il suo braccio destro che si nascondeva invece in Spagna.
Marco Raduano: la latitanza si ferma in Francia
Aveva fatto parlare di sé dopo la fuga dal carcere di Badu ‘e Carros di Nuoro avvenuta il 24 febbraio 2023 tramite l’uso di una corda ma, dopo undici mesi di latitanza, Marco Raduano è stato ritrovato in Francia ed arrestato dai carabinieri del Ros. Si conclude così l’avventura del capomafia del Gargano soprannominato “Pallone”.
L’uomo, 40 anni ed una lunga carriera criminale, era stato definito un detenuto modello che si occupava della biblioteca e disponeva anche di una certa libertà di movimento. La sua fuga ha però rimesso tutto in discussione portando anche ad un’indagine sulla gestione del penitenziario per individuare criticità nella sicurezza e scovare eventuali responsabili.
Raduano aveva alle spalle parecchie condanne, l’ultima gli era costata l’ergastolo mentre in precedenza doveva scontare diciannove anni per traffico di droga. Per l’Europol era uno dei criminali ricercati più pericolosi.
Un altro arresto
Raduano non è da solo però, perché i carabinieri del Ros hanno effettuato nelle stesse ore anche un altro arresto. Questa volta in manette è finito il suo presunto braccio destro, Gianluigi Troiano di Vieste, anche lui latitante ma dal 2021, era evaso dagli arresti domiciliari col braccialetto elettronico. Diversamente da Raduano, lui si nascondeva in una città spagnola.