Marco Columbro è stato ospite nella quinta puntata di “Ciao Maschio”, condotto da Nunzia De Girolamo. Durante l’intervista, ha condiviso i dettagli di un momento drammatico della sua vita avvenuto nel 2001, quando si trovava al monastero tibetano di Graglia, in provincia di Biella. In quella circostanza, si sentì male e subì un aneurisma cerebrale che lo portò a un coma durato 20 giorni. Columbro ha raccontato di come il suo corpo reagì a un’eccessiva pressione lavorativa e stressante: “Ho vissuto un periodo particolare, con una pressione instabile e un’emorragia cerebrale che mi ha fatto entrare in coma per 20 giorni. Al mio risveglio, per i media ero già morto; la mia presenza in tv era ormai svanita“.
Nonostante si fosse ripreso completamente, sia fisicamente che mentalmente, l’ex conduttore ha rivelato di non essere più stato contattato per lavorare nel mondo della televisione: “Nessuno mi ha più cercato. Quando ho avuto problemi di salute, ero però al culmine della mia carriera, quindi non era dovuto a un declino professionale“. Raccontando un aneddoto su Pier Silvio Berlusconi, ha espresso il desiderio di scoprire le ragioni del suo allontanamento dal panorama televisivo: “Spero un giorno di capire perché non ho più lavorato dopo l’ictus. Prima di andare via, vorrei sapere, magari qualcuno avrà una spiegazione per me“.