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Manovra: Vaccari (Pd), 'su gioco d'azzardo governo fa cassa sfruttando fragilità'

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Roma, 15 ott. (Adnkronos) - "Sul gioco d'azzardo siamo alle solite. Il governo non perde occasione di capitalizzare sulle fragilità perseverando nella pratica del 'sistema predatorio' del quale sempre più cittadini purtroppo sono vittime. Da quanto si apprende dai m...

Roma, 15 ott. (Adnkronos) – "Sul gioco d'azzardo siamo alle solite. Il governo non perde occasione di capitalizzare sulle fragilità perseverando nella pratica del 'sistema predatorio' del quale sempre più cittadini purtroppo sono vittime. Da quanto si apprende dai media, infatti, sembra che in Cdm si discuta anche di questo, festeggiando i 500 milioni che provengono dal settore dei giochi, che comprendono la proroga delle concessioni per slot, bingo e scommesse, con un aumento dei costi, e il mantenimento della quarta estrazione del lotto settimanale". Così il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

"Scelte che rappresentano la reiterazione di condotte predatorie, appannaggio dei potentati economici e finanziari, che trovano la sponda in un sistema politico corresponsabile di questa involuzione economica e sociale. Di nuovo veniamo a conoscenza di decisioni che non annunciano niente di buono”.

“La proroga già concessa – aggiunge – scadrebbe il 31 dicembre prossimo, da qui la necessità di estendere il termine ultimo vista la mancanza di tempi tecnici per intervenire con un bando di gara: i tempi per una discussione sulla disciplina dei giochi e delle scommesse, resta per noi improcrastinabile, ma ancora una volta la destra rifugge al confronto incurante dell'irruzione della povertà. Per lo Stato questo vuole dire una iniezione di entrate derivanti dal pagamento di canoni di concessione che potrebbero arrivare già dal prossimo mese di gennaio. Per le persone invece nessuna buona notizia, anzi, è ancora una volta lo sfruttamento della debolezza che viene istituzionalizzato. Siamo e saremo contrari a questo scempio. Chiediamo alla maggioranza – conclude – di uscire dalla 'comfort line' sulla quale si è adagiata e di guardare alla realtà così infausta con la quale milioni di persone, ogni giorno, sono costrette a misurarsi”.