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Manovra, si va verso il voto di fiducia: apportate numerose correzioni alla misura

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Il Governo è finalmente pronto a votare la fiducia alla manovra di Bilancio dopo aver effettuato ingenti correzioni in preda al caos.

È arrivata in tarda serata la richiesta di fiducia del Governo in Aula alla Camera per la manovra di Bilancio. Tra le numerose e importanti correzioni che si sono rese necessarie e il caos che si è scatenato tra i parlamentari, la misura è finalmente pronta per essere sottoposta al voto.

Manovra, si va verso il voto di fiducia

La Camera voterà la fiducia alla manovra di Bilancio alle 20:30 di venerdì 23 dicembre. Alle 19:00, invece, avranno inizio le intenzioni di voto.

Il Governo ha presentato la richiesta di fiducia in Aula a Montecitorio nella tarda serata, dopo aver trascorso ore all’insegna del caos e di tensioni tra opposizioni e maggioranza. L’ultimo scontro dell’esecutivo, in particolare, si è consumato sull’emendamento da 450 milioni di euro per i Comuni che è stato stralciato a causa dell’assenza di copertura finanziaria tra i boati e le proteste delle opposizioni.

Tra i tanti motivi di discordia rispetto alla manovra, poi, c’è sempre la rimodulazione di 18App o bonus cultura, misura bandiera del Governo Renzi introdotta nel 2016. La norma è stata rivista e corretta dal ministro Gennaro Sangiulianoma, su di essa, la Ragioneria ha chiesto di specificare cosa accadrà nel 2023 ai nati nel 2004. Le delucidazioni date sinora dall’esecutivo, infatti, non sono state considerate esaustive.

Apportate numerose correzioni alla misura

In Aula, l’intera seduta si è svolta tra litigi e turbamenti che hanno percorso tanto la maggioranza quanto le opposizioni. In prima battuta, l’opposizione si è scagliata contro la misura sulla caccia in città chiedendo che venisse stralciata e ricevendo lo stop della presidenza. Dopo la discussione generale, la manovra è tornata in commissione per la correzione della misura sui Comuni che, a detta della maggioranza, sarebbe stata inserita per errore in quanto non coperta. L’opposizione, invece, ha affermato che la norma sui Comuni fosse coperta e che sia stata eliminata per oscure ragioni politiche.

Con il controllo richiesto dalla Ragioneria, poi, si è scoperto che le modifiche andavano ben oltre i Comuni, toccando ben 44 punti della Legge di Bilancio. Tra questi anche lo smart working per i fragili e 18App.

In tarda serata, infine, il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha chiesto il voto di fiducia che si terrà a partire dalle 20:30 di venerdì 23 dicembre.