Roma, 13 nov.
(Adnkronos) – "Il governo Meloni ha tagliato in manovra miliardi al fondo per l’industria dell’automotive che contribuisce al 5,6% del Pil nazionale ma che è in forte crisi, per metterli invece sull’industria degli armamenti che contribuisce per lo 0,8 del Pil e gode di ottima salute. Per ribaltare questa insensatezza che fa male all’economia del Paese e avvantaggia solo i produttori d’armi e per rilanciare un settore strategico anche per la transizione energetica ed ecologica, il Movimento 5 Stelle ha presentato due emendamenti alla manovra a prima firma del presidente Conte che spostano 2,3 miliardi dal Mimit e 4,5 miliardi dalla Difesa destinati all’acquisto di nuovi cacciabombardieri, navi da guerra e carri armati per metterli nel fondo Mimit per la transizione verde, la ricerca, gli investimenti del settore automotive e gli incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti".
Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Difesa e Attività produttive di Camera e Senato.
"Reimpiegando a questo scopo buona parte dei rifinanziamenti per gli armamenti previsto in manovra (in totale 7,5 miliardi nel triennio) andiamo a incidere solo sull’aumento di questi fondi, che rimangono comunque molto ingenti, tra i 10 e gli 11 miliardi l’anno: più che sufficienti per provvedere al necessario all'ammodernamento dello strumento militare, forse meno a soddisfare la brama di profitto dei produttori d’armi amici di questo governo", concludono i pentastellati.