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Manovra economica 2023: tra incertezze e aumenti fiscali

Grafico che illustra la manovra economica 2023 in Italia

Esame della manovra in commissione Bilancio: tra opposizioni e misure per gli enti locali

Il contesto della manovra economica

Il dibattito sulla manovra economica 2023 è entrato nel vivo, con l’esame in commissione Bilancio alla Camera che ha messo in luce le tensioni tra governo e opposizione. La maggioranza ha annunciato l’intenzione di portare il testo in Aula mercoledì 18, con l’obiettivo di porre la fiducia nella stessa giornata. Tuttavia, le opposizioni hanno respinto la proposta di chiudere l’esame in commissione, evidenziando un clima di incertezza e conflitto che caratterizza l’attuale fase politica.

Le misure proposte e le reazioni

Tra le novità emerse, spicca la creazione di un fondo al Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) destinato a misure in favore degli enti locali e per micro-interventi. Questo fondo, che prevede un investimento di 45,3 milioni nel 2025, è finalizzato a sostenere interventi sociali, socio-sanitari e culturali. Tuttavia, la proposta ha sollevato dubbi sulla sua reale efficacia, con il capogruppo democratico Ubaldo Pagano che ha denunciato la mancanza di coperture solide e la confusione nella gestione della discussione.

Le preoccupazioni per il futuro

Le previsioni di crescita del PIL, che sono state dimezzate, hanno alimentato le preoccupazioni riguardo alla sostenibilità della manovra. L’aumento delle tasse, che il governo sembra intenzionato a imporre per coprire le proprie incapacità, è un tema caldo che ha suscitato forti critiche. Pagano ha sottolineato come l’unica certezza di questa manovra sia l’aumento delle tasse e degli stipendi dei ministri, lasciando intravedere un quadro economico sempre più complesso e difficile per i cittadini.

Le misure per il sociale e l’editoria

Nonostante le critiche, la manovra prevede anche misure positive, come il rifinanziamento del reddito di libertà per le donne vittime di violenza, con un incremento di un milione di euro all’anno dal 2025. Inoltre, è previsto un aumento dei fondi per le missioni internazionali e per il pluralismo dell’informazione, con un incremento di 20 milioni di euro per il 2025. Queste misure, sebbene apprezzabili, non possono nascondere le gravi incertezze che circondano l’intera manovra.