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L’approvazione finale della Manovra 2025 è prevista per sabato 28 dicembre. Anche in Senato, come alla Camera, verrà posta la fiducia, considerati gli 800 emendamenti presentati dalle opposizioni. Lo ha confermato il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Manovra 2025, seduta lampo in commissione Senato
La Manovra 2025 è arrivata in Aula al Senato alle 14 senza relatore, poiché la commissione Bilancio non ha completato l’esame del testo. Durante una breve seduta, durata poco più di mezz’ora, è emersa l’impossibilità di esaminare gli oltre 800 emendamenti. Al termine dei lavori, il relatore Guido Liris ha annunciato di essersi dimesso dal suo incarico. Il voto finale è previsto per la mattinata di domani, sabato 28 dicembre.
Liris si dimette da relatore
“In qualità di relatore proporrò che si vada senza mandato al relatore in aula perché non ci sono tempi e modi per poter arrivare alle 14 in aula esaminando 817 emendamenti e 60 ordini del giorno”.
Liris ha aggiunto che si auspica che non si ripeta quanto accaduto questa volta, con i tempi gestiti in maniera troppo stretta al Senato a causa della Camera. Ha spiegato che il governo aveva trasmesso la manovra in tempo utile per un esame approfondito, ma che, purtroppo, dal 2018 ad oggi la legge di Bilancio viene esaminata senza la doppia lettura nelle due Camere.
Ha concluso esprimendo l’auspicio che dalla prossima finanziaria, sia la Camera che il Senato possano dare il loro contributo, come Fratelli d’Italia ha sempre auspicato.
Manovra 2025 e le opposizioni
“La sensazione è che siamo qui per una Manovra arrivata morta, arrivata inerme”, afferma il capogruppo Dem Francesco Boccia.
“Manovra non solo arrivata a Palazzo Madama blindata, ma anche “piena di mancette”, rivela il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.
Il clima di malcontento e opposizione attorno alla Manovra 2025 non si placa. La Legge di Bilancio arriva al Senato dopo l’approvazione della Camera il 20 dicembre, con 204 voti favorevoli e 110 contrari. In quella occasione, si sono verificati scontri tra Fratelli d’Italia e il Movimento Cinquestelle durante le dichiarazioni di voto.