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Manifestazione di solidarietà a Genova dopo l'aggressione a un sindacalista

Manifestazione di solidarietà a Genova per sindacalista aggredito

Una folla si riunisce a Sestri Ponente per condannare la violenza e riaffermare i valori antifascisti.

Nel tardo pomeriggio di ieri, centinaia di persone si sono radunate a Genova Sestri Ponente per esprimere la loro solidarietà nei confronti di un sindacalista della Cgil, vittima di un’aggressione avvenuta in strada. L’episodio, caratterizzato da insulti e violenza, ha visto due aggressori fuggire dopo aver colpito il sindacalista, scatenando una reazione immediata da parte della comunità.

Un presidio di protesta e solidarietà

La manifestazione si è svolta in piazza Baracca, dove si sono ritrovati sindacalisti, militanti di partiti di sinistra e centrosinistra, e rappresentanti di diverse associazioni, tra cui l’Anpi. Molti cittadini hanno partecipato senza portare bandiere, un chiaro segno di unità contro la violenza. La Cgil ha organizzato il presidio per rispondere a quella che è stata definita un'”aggressione fascista”, connotata dal saluto romano, secondo il racconto della vittima.

Presenza di figure politiche e sociali

Tra i partecipanti, si sono distinti volti noti della politica locale, come l’ex ministro Andrea Orlando, l’ex segretario della Cgil Sergio Cofferati e la candidata sindaca del centrosinistra alle prossime comunali, Silvia Salis. Quest’ultima ha dichiarato: “Questo gesto racconta un clima che non va bene. È importante vedere che ci sono tante persone qui. La risposta forte ribadisce lo spirito antifascista di Genova”. Le sue parole rispecchiano un sentimento condiviso da molti, che vedono nella manifestazione un segno di resistenza contro l’intolleranza.

Un clima di preoccupazione e mobilitazione

L’aggressione al sindacalista non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di crescente tensione sociale e politica. La manifestazione di ieri rappresenta non solo un atto di solidarietà, ma anche un appello alla mobilitazione contro ogni forma di violenza e discriminazione. La partecipazione massiccia dimostra che la comunità è pronta a difendere i propri valori e a opporsi a qualsiasi tentativo di intimidazione.

In un momento in cui i diritti dei lavoratori e la libertà di espressione sono messi in discussione, eventi come questo sono fondamentali per mantenere viva la memoria storica e i principi democratici. La risposta della cittadinanza è un chiaro segnale che la lotta contro il fascismo e l’intolleranza continua, e che la solidarietà è un valore imprescindibile per la società.