Cala il gelo sulla manifattura veneta.
La produzione segna -2%, con tassi che si alzano e l’export in notevole calo. Tutti i dettagli.
Manifattura veneta, salgono i tassi: giù l’export del 5,5%
Gelo sulla manifattura veneta, come si comprende dal rapporto “L’economia del Veneto” presentato ieri in Banca d’Italia a Venezia dal direttore Pier Luigi Ruggiero e dal capo economista Vanni Mengotto, come riportato dal Giornale di Vicenza.
La produzione segna -2% nel 2023 e risulta cresciuta solo la meccanica. Il grado di utilizzo degli impianti è sceso in modo significativo e le difficoltà sono evidenti quando si parla di export, con un -5,5% per i prezzi correnti. Incide il crollo di esportazioni verso la Germania, con una perdita di circa 270 milioni in tre mesi. “Bisogna avere la capacità di diversificare i mercati” è l’indicazione della Banca d’Italia alle imprese.
Manifattura veneta: i conti
I risultati economici delle aziende venete, nonostante questo, si confermano sui livelli elevati del 2022. Nove su dieci hanno chiuso l’esercizio 2023 in utile o in pareggio, nonostante l’onerosità del debito bancario legato soprattutto alla quota elevata di finanziamenti a tasso variabile. Inoltre, è emerso che il settore produttivo veneto ha una struttura finanziaria più solida rispetto al passato e non emergono segnali di deterioramento del credito.
Nonostante questo, la ricchezza delle famiglie è diminuita dell’1,8% in un anno.
- LEGGI ANCHE: La Bce taglia i tassi: quanto scenderanno i mutui