Alessandria, 26 nov. (Adnkronos) – "La salvaguardia degli assetti idro-geologici e la tutela ambientale sono alleate, amiche delle persone. Occorre essere consapevoli delle conseguenze di comportamenti umani che, nei secoli, concorrendo alla trasformazione dei territori con la realizzazione di infrastrutture, hanno accentuato e accentuano la violenza d’urto di alcuni fenomeni atmosferici, ad esempio delle correnti di piena nel caso della regimentazione delle acque". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad Alessandria in occasione del trentesimo anniversario dell'alluvione che colpì il Piemonte mel novembre del 1994.
"Si sono talvolta violati equilibri secolari -ha ricordato il Capo dello Stato- che andavano difesi, ottenendo risultati opposti a quelli previsti. Sanare i dissesti, correggere le storture accumulatesi nel tempo, richiede anzitutto evitare interventi inappropriati che li aggravino. L’occupazione, in pianura, delle zone di espansione dei corsi d’acqua, con insediamenti di diverso genere, crescenti nel tempo, ha aumentato i pericoli. Insistere nel pretendere di ridurre i fiumi a canali si è rivelato ad alto rischio. In termini più generali, ridurre, anziché regolare, il deflusso delle acque ha contribuito, inoltre, a fenomeni di desertificazione delle aree più prossime all’immissione nei mari, con impatto negativo sulle produzioni agricole".
"Inoltre -come ha notato la Conferenza internazionale di Roma, nel 2017 su 'Acqua e clima. I grandi fiumi del mondo si incontrano'- buona parte delle possibilità e delle capacità di sviluppo del nostro pianeta continuano a essere legate all'acqua e alle sue vie, al suo utilizzo personale e collettivo, alla connessione attraverso la navigabilità dei fiumi, agli usi agricoli e industriali, alla produzione di energia. E, talvolta, continua ad esservi legata anche la pace, laddove -troppo spesso- l'acqua -ha concluso Mattarella- è stata al centro di drammatici conflitti".