Argomenti trattati
Un ciclone polare colpisce l’Italia
Negli ultimi giorni, l’Italia è stata investita da un’aria molto fredda di origine polare, che ha dato vita a un ciclone situato tra il nostro Paese e la Grecia. Questo fenomeno meteorologico ha portato a un significativo cambiamento delle condizioni atmosferiche, con previsioni di maltempo che interessano gran parte della nazione. Secondo Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it, sette regioni saranno colpite da precipitazioni diffuse e nevose, a partire da quote relativamente basse, tra i 300 e i 500 metri.
Le regioni più colpite
La fascia adriatica centrale, comprendente Marche, Abruzzo e Molise, sarà la più colpita da questo maltempo. Qui, i venti freddi provenienti da Nord porteranno precipitazioni abbondanti, con nevicate anche in collina. Non solo, anche i monti della Campania, Calabria, Puglia e Sicilia vedranno la neve scendere a quote collinari. In altre aree, dove non ci sarà neve, la pioggia sarà la protagonista, rendendo il clima invernale ancora più rigido.
Previsioni per Natale e Santo Stefano
La fase clou di questa ondata di maltempo si prevede per la vigilia di Natale, con un graduale miglioramento delle condizioni atmosferiche previsto per il giorno di Natale stesso. Le precipitazioni inizieranno a diminuire, ma il freddo rimarrà predominante. Al Nord, si registreranno gelate intense, con temperature che potranno scendere fino a -4°C in pianura e -16/-18°C a 2000 metri di altezza. Anche al Centro, città come Firenze, Perugia e Roma si preparano a un risveglio gelido.
Temperature e venti
Le temperature continueranno a diminuire, con valori diurne che non supereranno gli 8-11°C al Centrosud. Al Nord, le gelate notturne saranno una costante, mentre i venti settentrionali, come il Grecale e la Tramontana, soffieranno a oltre 50-60 km/h, causando mareggiate con onde alte fino a 3-4 metri. La tendenza per i giorni successivi mostra un’alta pressione sempre più forte, che porterà a un miglioramento delle condizioni atmosferiche, ma il freddo persisterà almeno fino all’ultimo weekend del 2024.