Roma, 23 apr.
(Adnkronos Salute) – Il ministero della Giustizia ha confermato ufficialmente le conclusioni del Consiglio nazionale del Notariato sul pieno supporto all'interpretazione evolutiva della legge notarile per la comunicazione non verbale. L'annuncio è stato accolto con entusiasmo dalla presidente nazionale dell'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla), Fulvia Massimelli: "La comunicazione è indubbiamente una sfida essenziale per chi convive con la Sla. Aisla esprime profonda gratitudine al Consiglio nazionale del Notariato e al ministero della Giustizia, per il sostegno e l'accoglienza riservati a ciò che rappresenta un diritto inalienabile per ogni individuo, indipendentemente dalla propria salute o dalle proprie abilità.
Tale diritto, così come sancito dalla Convenzione di New York sui Diritti delle persone con disabilità, ratificata dall'Italia, è fondamentale e innegabile".
Si tratta – spiega una nota – di un passo avanti che dimostra l'importanza di consentire alle persone con disabilità di partecipare attivamente in transazioni legali. Questo viene equiparato alla comunicazione verbale, consentendo al paziente di comunicare direttamente con il notaio e altri soggetti coinvolti durante la stipula di atti notarili.
Nel comunicato del Consiglio nazionale del Notariato si sottolinea che "il ministero, nel suo parere, offre al Consiglio nazionale un supporto totale per collaborare nella realizzazione di un percorso condiviso che potrebbe portare all'elaborazione di una proposta di legge in linea con lo studio che è già stato compiuto". Anche il presidente del Consiglio nazionale del Notariato, Giulio Biino, esprime "piena soddisfazione" per il via libera del ministero. "Il pieno esercizio del diritto alla comunicazione non verbale – sottolinea – aggiunge un tassello importante all'impegno della categoria, da anni attiva su questo tema, per promuovere la tutela dei diritti dei soggetti più fragili".
La battaglia di Aisla per il riconoscimento della comunicazione non verbale è iniziata nel 2015, quando l'associazione ha presentato la proposta al 50esimo Congresso nazionale del Notariato a Milano. Da allora il percorso ha visto la simulazione di atti notarili sfruttando l'uso di strumenti tecnologici, in particolare i Caa (Comunicazione aumentativa alternativa), maggiormente utilizzati dalle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica.