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Le malattie dell'estate 2024: casi in crescita per Dengue e Covid

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I dati dei contagi dei virus Dengue e Covid sono in costante aumento: preoccupazione sempre più alta per l'estate 2024

Le ultime rilevazioni dell’estate sulle due malattie sono allarmanti: nel primo trimestre del 2024 il numero di persone affette da Dengue è aumentato di circa sei volte, rispetto allo scorso anno. Casi in crescita anche per il Covid negli ospedali.

La parola dell’esperto sui casi Dengue e Covid

Francesco Cristini, direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’Ospedale ‘Morgagni-Pierantoni’, a il Resto del Carlino, ha illustrato la situazione attuale presentando, non soltanto un aumento dei casi da Dengue, ma anche di quelli da Covid.

“Per quest’anno prevediamo circa 500 ricoveri e 5mila consulenze per pazienti ricoverati tra Forlì e Cesena. Le visite ambulatoriali per i cittadini saranno circa 10mila”.

A Forlì, Cristini, dichiara però che si segnalano solo casi sporadici in alcuni viaggiatori, non si registrano casi autoctoni, ovvero contratti in Italia. Il Covid, invece, con la nuova variante Kp3, che sta arrivando dagli Stati Uniti, si sta lentamente diffondendo anche in Italia aumentando i contagi.

Il consiglio per non contrarre le malattie

“Quando ci si reca nei paesi in cui circola l’infezione ci si deve proteggere dalle zanzare. Per farlo, da pochi mesi è stato progettato il primo vaccino per la prevenzione della Dengue, destinato a soggetti selezionati che si recano per periodi lunghi in paesi endemici e a rischio ricadute”.

Sia per la Dengue che per il Covid adottare delle buone norme igieniche è fondamentale. Per tale motivo, l’Igiene Pubblica effettua la disinfestazione nei pressi della residenza del paziente quando vi è una notifica di Dengue da parte dei sanitari.

L’invito rivolto ai cittadini

Francesco Cristini nell’intervista sottolinea un problema che sta diventando sempre più frequente ed importante nel nostro Paese: l’abuso di antibiotici che porterà una serie di problemi sul lungo periodo.

A tal proposito, l’invito è quello di utilizzarli sono in caso di necessità altrimenti il fenomeno, che prende il nome di antibiotico-resistenza diventa sempre più minaccioso.

“Se non si inverte questo trend nell’arco 30 anni, le infezioni diventeranno una delle principali cause di morte, raggiungendo il numero di decessi da malattie tumorali. Questo può avvenire perché le terapie potrebbero non essere più efficaci, inoltre, assisteremo a un incremento dei costi per la cura”.