È da ormai qualche mese che, negli Stati Uniti d’America si è iniziato a parlare in maniera sempre più insistente di quella che è stata definita la ‘malattia del cervo zombie‘. Questa patologia, che ha cominciato a diffondersi in modo significativo tra le popolazioni di cervi negli USA, potrebbe causare dei problemi per gli esseri umani che vengono a contatto con le carni di questi animali? Due decessi di cacciatori fanno credere che possa effettivamente essere così.
Malattia del cervo zombie: i casi
Due cacciatori americani hanno perso la vita a causa di una rara malattia da prioni riscontrata nel cervello e, uno studio statunitense afferma che questi potrebbero essere stati i primi casi di decessi legati alla famigerata ‘malattia del cervo zombie‘. I prioni, queste proteine mal ripiegate che stanno intossicando i cervi, potrebbero infatti essere trasmessi agli umani. Come? Semplicemente attraverso il consumo della carne di cervo o il contatto con i fluidi corporei di qualche esemplare malato.
Malattia del cervo zombie: lo studio
Un team di ricerca guidato da scienziati del Dipartimento di Neurologia dell’Health Science Center San Antonio presso l’Università del Texas, ha lavorato di comune accordo su questo caso con il Dipartimento di Psichiatria e della Scuola di Medicina Long e i risultati ottenuti dalla ricerca sono sembrati interessanti. “Non è possibile escludere definitivamente la CWD in questi casi” – spiegano gli studiosi. L’infezione potrebbe dunque realmente essere dovuta ai cervi e alla loro malattia.