> > Malasanità e malagiustizia: il caso della 79enne di Noto

Malasanità e malagiustizia: il caso della 79enne di Noto

Immagine che rappresenta il caso di malasanità a Noto

Un dramma familiare che solleva interrogativi sulla giustizia sanitaria in Italia.

Un intervento tragico

La storia di una famiglia di Noto, in provincia di Siracusa, si è trasformata in un incubo dopo la morte della madre, una 79enne che, dopo un intervento chirurgico per un tumore al colon, è rimasta 40 giorni in terapia intensiva. La sua morte, avvenuta nell’agosto del 2023, ha sollevato interrogativi inquietanti sulla qualità delle cure ricevute e sulla possibilità di malasanità. Le figlie della donna, profondamente colpite dalla perdita, hanno avviato una battaglia per ottenere giustizia e chiarire le cause del decesso.

Il silenzio dell’autopsia

Due anni dopo la morte della madre, le figlie attendono ancora l’esito dell’autopsia, un documento fondamentale per comprendere se ci siano state negligenze da parte del personale medico. La mancanza di risposte ha alimentato un clima di angoscia e frustrazione. “Non possiamo accettare che il dolore per la perdita di nostra madre venga aggravato dall’incertezza”, dichiarano le figlie, evidenziando il rischio di prescrizione che potrebbe compromettere ulteriormente la loro ricerca di verità e giustizia.

Il contesto della malasanità in Italia

Il caso della 79enne di Noto non è isolato. In Italia, i casi di malasanità sono in aumento e spesso le famiglie si trovano a dover affrontare un sistema complesso e burocratico per ottenere giustizia. Le denunce di malagiustizia si moltiplicano, con famiglie che si sentono abbandonate e senza voce. La questione della responsabilità medica è delicata e spesso porta a conflitti tra pazienti e strutture sanitarie. Le famiglie, come quella di Noto, si trovano a dover combattere non solo per la verità, ma anche per il riconoscimento dei propri diritti.