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"MalAmore", Francesca Schirru: c'è una via d'uscita alla costrizione

Roma, 29 apr. (askanews) – Dall’8 maggio al cinema “MalAmore”, esordio al lungometraggio di Francesca Schirru: un film sul coraggio di una giovane donna, amante di un losco pregiudicato in carcere, che trova la forza di ribellarsi a un amore opprimente e violento per vivere la sua libertà, anche a costo delle conseguenze.

La regista: “Attraverso il viaggio d’emancipazione della protagonista possiamo raccontare a fondo quanto sia difficile, soprattutto in una situazione di isolamento che si può vivere, anche solo immaginare che ci sia una strada alternativa per uscire da una situazione di costrizione, da una gabbia, e di rompere le catene di un rapporto di potere che ci opprime.

Non volevo tanto dare un messaggio quanto far riflettere su una tematica attuale e ipotizzare una possibilità di avere una via d’uscita e raggiungere una strada per una propria indipendenza”.

Un tema purtroppo molto attuale: “Sono partita dall’analisi di una serie di fatti di cronaca, mi sono resa conta che c’era una sorta di fil rouge che le univa, una difficoltà di gestire le relazioni che a mio avviso oggi è molto marcata e da lì abbiamo iniziato a scrivere”.

A interpretare la protagonista Mary è Giulia Schiavo, mentre nei panni del pericoloso Nunzio, che ha anche una moglie che lo aiuta a gestire i traffici mentre è in carcere, c’è Simone Susinna. Giulia Schiavo: “I nostri personaggi sono agli antipodi, mi ha aiutata molto anche un lavoro fisico che abbiamo fatto insieme, percepire questa sua grandezza e possenza fisica che lui ha per sentire in me questa soglia di essere indifeso, inerme, uno scricciolo nelle sue mani e poi da qui sono partita e ho sviluppato tutte le sfaccettature per renderla una donna che può essere tutti noi”.