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Giancarlo Magalli è tornato a parlare del trattamento ricevuto dalla Rai negli ultimi anni. Dopo il tumore, il conduttore è tornato a Viale Mazzini e si è ritrovato privato dei suoi programmi.
Giancarlo Magalli lancia pesanti accuse alla Rai
Intervistato dal Corriere della Sera, Giancarlo Magalli si è raccontato un po’. Ha ripercorso tutta la sua carriera e non ha potuto fare a meno di lanciare pesanti accuse alla Rai. In 60 anni di militanza, il conduttore non ha mai tradito Viale Mazzini per Mediaset e si aspettava un trattamento diverso. Ha raccontato che dopo il tumore si è visto privato di tutti i suoi programmi.
Lo sfogo di Giancarlo Magalli
Giancarlo ha raccontato:
“Sono stato male e quando sono tornato i miei programmi li avevano dati ad altri. Dopo 60 di militanza mi aspettavo di più. Mica chiedo il sabato sera di Raiuno, bastava una seconda serata. Ri-lavora Renzo, più vecchio di me, torna pure Chiambretti, i giovani virgulti non funzionano, con certi c’è accanimento terapeutico. La parte sana dell’azienda sono quelli che ci lavorano, artisti e tecnici. Le magagne sono a viale Mazzini, con ‘sti pori dirigenti che cambiano di continuo”.
Attualmente, Magalli ha una piccola rubrica all’interno del programma I Fatti Vostri, format che ha condotto per anni e anni. Un declassamento che fa male, e non poco.
Giancarlo Magalli dice no a Sanremo
Giancarlo non chiede un programma di punta, ma vorrebbe poter lavorare come in passato. Non a caso, ha ammesso che rifiuterebbe Sanremo:
“Sarà una trappola mortale, dopo 5 anni di trionfi con Amadeus. Un punto di share in meno e scriveranno che è stato un flop. Alcuni che si propongono lo hanno già fatto ed è andato male, perché insistono? Il Festival è come la prima notte di nozze: se vai bene, hai fatto il tuo dovere. Se vai male, te lo rinfaccerà tutta la vita”.