Palermo, 24 gen. (Adnkronos) – Nuove minacce al giornalista Salvo Palazzolo. La Squadra mobile di Palermo ha informato nei giorni scorsi l'inviato del quotidiano La Repubblica che nel corso di alcune indagini sono state rilevate «gravi ostilità nei suoi confronti». Palazzolo sta conducendo da mesi un'inchiesta sui boss scarcerati che sono tornati in città dopo lunghi periodi di detenzione, ha anche svelato i permessi premio concessi ad alcuni ergastolani condannati per omicidi e strage. Ha inoltre denunciato un fiorente giro di spaccio di droga sui canali Telegram. Adesso, sono state rafforzate le misure di vigilanza attorno al cronista che lavora alla redazione palermitana del quotidiano la Repubblica.
Una situazione che allarma la categoria e l’Ordine dei giornalisti Sicilia. «I giornalisti sono sentinella dell’informazione – dichiara il presidente Roberto Gueli – e quando fanno informazione danno fastidio. La nostra categoria deve essere compatta e respingere con fermezza gli attacchi al mittente. Esprimiamo la nostra vicinanza, il nostro sostegno e la nostra piena solidarietà al collega Salvo Palazzolo».
Palazzolo, in passato, è già stato oggetto di minacce. Nel dicembre 2018, la Squadra mobile di Palermo intercettò alcuni mafiosi del clan Inzerillo mentre discutevano di dare al cronista "due colpi di mazzuolo": in quei giorni, Palazzolo stava raccontando il ritorno in Sicilia dagli Stati Uniti degli "scappati" della seconda guerra di mafia, dopo la morte di Totò Riina. Nell'aprile 2020, un altro episodio. Il capomafia dello Zen Giuseppe Cusimano insultò pesantemente il cronista di Repubblica su Facebook ("Giornalisti peggio del Coronavirus"): il giovane boss, poi arrestato sei mesi dopo dai carabinieri, non aveva gradito l'articolo che svelava la sua distribuzione di generi alimentari agli abitanti della periferia palermitana durante il lockdown.