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Macron rifiuta il governo del Nuovo Fronte Popolare: previste per oggi nuove consultazioni

No di Macron al governo del Nuovo Fronte Popolare

Emmanuel Macron ha formalmente escluso di nominare un governo di sinistra del Nuovo Fronte Popolare

Ancora nessuna fumata bianca da palazzo Matignon. In un comunicato stampa diramato lunedì sera, il Capo dello Stato Emmanuel Macron ha respinto la candidatura di Lucie Castets, proposta dall’alleanza di sinistra.

Macron respinge la proposta di governo del Nuovo Fronte Popolare

Dopo aver tergiversato per diverse settimane, il premier francese ha bocciato apertamente l’ipotesi di governo del Nuovo Fronte Popolare (PNF). “La stabilità istituzionale impone che questa opzione non venga presa in considerazione” si legge nel comunicato inviato dall’Eliseo, in cui viene precisato che un governo di questo tipo “basato unicamente sul programma e sui partiti proposti dall’alleanza con il maggior numero di deputati, il Nuovo Fronte Popolare, sarebbe immediatamente censurato da tutti gli altri gruppi rappresentati nell’Assemblea Nazionale e avrebbe immediatamente una maggioranza di oltre 350 deputati contro, impedendogli di fatto di agire“.

La posizione dell’Eliseo

Nominare Lucie Castets alla carica di Primo Ministro, come richiesto dai quattro partiti che compongono l’alleanza di sinistra, “significava accettare che l’alleanza sarebbe stata rovesciata“, spiega l’entourage del Capo dello Stato, aggiungendo che se il Presidente nominasse un Primo Ministro “consapevole che non rimarrà in carica a lungo, violerebbe la Costituzione, che gli impone di garantire la stabilità e l’indipendenza del Paese”.

La provocazione di Mélenchon

Sabato il leader degli “insoumis”, Jean-Luc Mélenchon, aveva sfidato il campo presidenziale sollevando la possibilità di un governo del PNF senza un ministro de La France insoumise (LFI), per dimostrare che questo primo giro di consultazioni è stato in realtà concepito per mettere da parte la coalizione di sinistra, il cui programma è rifiutato dalla vecchia maggioranza. “Se il governo di Lucie Castets non comprendesse nessun ministro insoumis, vi impegnereste a non votare la mozione di censura e a permetterle di attuare il programma per il quale siamo usciti vincitori dalle elezioni legislative?” aveva domandato durante un’ospitata in televisione. Intanto, il Nuovo Fronte Popolare tornerà all’Eliseo solo per discutere con Macron “le modalità di una coabitazione“.