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Macron in Marocco: più cooperazione contro immigrazione clandestina

Rabat, 29 ott. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron, insieme a sua moglie Brigitte, è arrivato in Marocco per una visita di Stato di tre giorni, su invito del re marocchino Mohammed VI, dopo diversi anni di relazioni tese tra Parigi e Rabat.

Accolto con tutto gli onori a Rabat, il presidente francese ha attraversato la capitale marocchina nel corteo presidenziale insieme al re e ha incontrato i membri del governo, tra cui il primo ministro Aziz Akhannouch. Una delegazione di ministri e dirigenti d’azienda francesi ha accompagnato Macron, mentre le bandiere francese e marocchina sventolavano l’una accanto all’altra nelle principali arterie della città.

Francia e Marocco hanno firmato contratti per 10 miliardi di euro durante la visita di Macron, che ha l’obiettivo di normalizzare le relazioni tra i due paesi. Tra i motivi di tensione negli ultimi anni, la posizione ambigua della Francia sulla regione contesa del Sahara occidentale, ex colonia spagnola in gran parte controllata dal Marocco ma rivendicata dal popolo Sahrawi (Fronte Polisario), sostenuto dall’Algeria. Rabat e Parigi sono stati in contrasto anche dopo che la Francia, nel 2021, ha dimezzato il numero di visti concessi ai marocchini a causa della riluttanza di Rabat a riaccogliere i cittadini che non avevano il diritto di risiedere in Francia.

Parlando davanti al Parlamento marocchino, Macron ha chiesto una “cooperazione naturale e fluida” con il Marocco contro “l’immigrazione clandestina” e “maggiori risultati” in questo campo. Il presidente francese ha dichiarato che il “partenariato eccezionale e rafforzato” concordato il giorno precedente con il re Mohammed VI deve concentrarsi in particolare sull'”immigrazione illegale e sulla necessità di una cooperazione naturale e fluida in materia consolare”. Il riferimento era proprio alle tensioni sui visti.