M5s: tensioni e contestazioni alla kermesse Nova di Roma

Il Palazzo dei Congressi di Roma ospita la chiusura dell'Assemblea Costituente del M5s, tra contestazioni e affermazioni di consenso.

Il contesto della kermesse Nova

Il Palazzo dei Congressi di Roma ha fatto da cornice a “Nova”, l’evento che segna la conclusione dell’Assemblea Costituente del Movimento 5 Stelle. Migliaia di iscritti hanno affollato la sala, mentre il presidente Giuseppe Conte ha rivendicato il successo dell’iniziativa, affermando: “Abbiamo rovesciato la piramide, decide la base”. Questa affermazione sottolinea un cambiamento significativo nella struttura decisionale del movimento, che ora si propone di dare maggiore voce ai suoi membri.

Il raggiungimento del quorum e le votazioni

Durante l’assemblea, Conte ha annunciato il raggiungimento del quorum necessario per validare le votazioni sui quesiti statutari, tra cui quelli riguardanti il garante, il simbolo e il limite dei mandati. Questo traguardo è stato accolto con entusiasmo da molti, ma ha anche sollevato interrogativi sulla reale democraticità del processo. Infatti, una ventina di contestatori ha espresso il proprio dissenso, chiedendo maggiore trasparenza e mettendo in discussione la legittimità della Costituente.

Le contestazioni e il dissenso interno

Tra i contestatori, il gruppo “Figli delle stelle” ha lanciato slogan contro il Movimento, paragonandolo al Partito Democratico e chiedendo un limite di due mandati per i suoi rappresentanti. La loro presenza ha evidenziato le divisioni interne al M5s, con alcuni membri che si sono detti delusi dalla direzione presa dal movimento. Marco Bella, ex parlamentare del M5s, ha criticato la decisione di escludere 70mila iscritti per vincere una votazione interna, definendo tale azione come una negazione della democrazia.

Le reazioni del vertice del Movimento

Nonostante le contestazioni, i vertici del Movimento hanno cercato di minimizzare l’impatto delle proteste, affermando che si trattava di supporter di Grillo, il fondatore del M5s. Conte ha risposto all’invito all’astensione, sottolineando che opporsi al processo di confronto è una contraddizione. La presenza di figure di spicco come Fico, Appendino e la governatrice della Sardegna, Alessandra Todde, ha dimostrato che il Movimento cerca di mantenere una certa unità, nonostante le tensioni interne.

Il futuro del Movimento 5 Stelle

Il futuro del M5s appare incerto, con le divisioni interne che potrebbero influenzare la sua capacità di attrarre nuovi sostenitori e mantenere quelli esistenti. La sfida principale sarà quella di trovare un equilibrio tra le diverse anime del movimento e rispondere alle richieste di maggiore trasparenza e democrazia. Solo il tempo dirà se il M5s riuscirà a superare queste difficoltà e a rimanere un attore rilevante nel panorama politico italiano.