Roma, 26 nov.
(Adnkronos) – “Faccio ovviamente gli auguri a Conte e al Movimento 5 Stelle per il nuovo corso, ma non è chiaro quale sia la svolta”. Lo dichiara il segretario di +Europa, Riccardo Magi, in una intervista a Repubblica.it. “L'espressione 'progressismo indipendente' può essere scivolosa se diventa sinonimo di 'progressismo ambiguo' nell'affrontare questioni cruciali come la politica estera, il ruolo dell'Europa, le politiche migratorie, le libertà individuali e il garantismo".
"La base ha introdotto temi come eutanasia, cannabis, difesa comune europea.
Sarà anche la linea di Conte? L'espressione 'taxi del mare' fu coniata dai 5 stelle e non dimentichiamo i Decreti sicurezza giallo-verdi. Il Movimento 5 Stelle ha invitato alla sua Costituente la leader tedesca del partito di 'sinistra conservatrice' (così si autodefinisce) Sahra Wagenknecht che sul fenomeno migratorio dice né più né meno quello che dicono Meloni e Salvini. Noi invece siamo convinti che al tema dell’immigrazione si risponda con proposte concrete e lungimiranti a partire dalla riforma della Bossi-Fini e dalla questione della cittadinanza.
Noi abbiamo proposto un referendum per modificare la legge sulla cittadinanza, Conte e Movimento 5 Stelle non hanno ancora detto se lo sosterranno”.
"Anche sulla politica estera, l’ambiguità l’ha espressa lo stesso Conte quando ha detto che non si sarebbe schierato né per Kamala Harris né per Donald Trump. Al netto dell’analisi del voto, io credo che una forza realmente progressista non avrebbe dovuto e potuto avere dubbi su cosa augurarsi.
Per non parlare del valore della resistenza ucraina, io la penso esattamente come il presidente Mattarella: dalla resistenza ucraina dipende la sicurezza dell’intera Europa. Trovo un po’ troppo comodo il pacifismo che non tiene conto della volontà di potenza dell’autocrate russo a cui non si chiede di rispondere delle accuse della Corte penale internazionale esattamente come si dovrebbe fare per Netanyahu”. Magi ricorda di aver più volte avanzato la “richiesta di un tavolo permanente delle opposizioni per mettere a frutto e trasformare in proposte i punti che ci uniscono e dibattere seriamente su ciò che ci divide.
Le mie osservazioni sono quelle di chi crede davvero ci si debba impegnare alla costruzione di una valida alternativa al governo Meloni. Ma meglio cominciare a farlo prima perché questo lavoro è utile e necessario anche a ricostruire un rapporto di fiducia e – conclude Magi – credibilità con i cittadini”.