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A settembre Pietro Imperiale aveva cominciato la nuova stagione agonistica, ma una strana tosse lo tormentava: l’ipotesi di raffreddore o allergia è stata tragicamente smentita dall’esame che ha evidenziato metastasi polmonari.
La morte di Pietro Imperiale
Pietro Imperiale aveva studiato alla Scuola Germanica, gli erano arrivate diverse proposte per andare a giocare in altre squadre e magari diventare professionista, ma lui no: Pietro non avrebbe mai lasciato il Cus Genova Rugby.
Oggi pomeriggio alle 17.30 si terrà il rosario e sabato i funerali alle 10, sempre presso la chiesa dell’Immacolata di via Assarotti.
Pietro Imperiale e l’incontro con la squadra prima della morte
Nel pomeriggio di domenica scorsa, aveva lasciato la clinica e, nonostante le difficoltà, e la bombola dell’ossigeno attaccata accompagnato dal padre ha raggiunto lo stadio Carlini-Bollesan: era il giorno del derby col Pro Recco.
Pietro Imperiale se ne è andato 4 giorni dopo, a soli 28 anni: è stato come tornare in campo per poi stringersi nell’abbraccio con i compagni.
Il ricordo su Instagram del club
«Con enorme dispiacere annunciamo la prematura scomparsa di Pietro Imperiale, colonna portante del Cus Genova rugby. Abbiamo perso un giocatore della Prima Squadra, un allenatore per i nostri ragazzi delle giovanili, un educatore per i ragazzi del centro estivo, ma soprattutto uno di noi. Ciao Pietrone, già ci manchi».