Siamo pronti a osservare la situazione nei centri per migranti che l’Italia prevede di istituire in Albania, con il massimo della trasparenza e senza alcuna influenza esterna.
Questa garanzia è stata offerta da Filippo Grandi, Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, durante la sua visita a Mirabella Eclano (Avellino) per il convegno conclusivo del G7 degli Interni. Diverse critiche sono emerse riguardo al rischio di violazioni dei diritti umani per coloro che cercano asilo in un Paese terzo. “Il governo – ha risposto Grandi – ci ha incaricato di svolgere questa funzione di monitoraggio proprio in virtù di tali preoccupazioni.
Inoltre, è importante ricordare che questo compito è stabilito dall’articolo 35 della Convenzione sui rifugiati, il quale attribuisce all’Alto commissario il compito di vigilare sull’applicazione delle norme concordate. L’Italia, essendo firmataria di questo accordo, ha l’obbligo di rispettarne i principi”. Ha aggiunto che “l’esecutivo ci ha chiesto di assicurarci che questa iniziativa in Albania rispetti il diritto internazionale. Sarò in grado di confermare la conformità solo al momento dell’attuazione dell’operazione, e svolgeremo il nostro compito utilizzando i fondi del nostro ufficio, in modo completamente autonomo e trasparente.
Questo è stato ribadito anche al governo. Stiamo attualmente discutendo le modalità operative per realizzare questa attività di monitoraggio”.