Roma, 7 mar. (askanews) – Lunghe file di fedeli musulmani, con ombrelli in mano, si sono create al checkpoint israeliano di Qalandia per poter raggiungere Gerusalemme e partecipare alla prima preghiera del venerdì del Ramadan nella moschea di Al-Aqsa. C’è chi non è stato autorizzato, come Naima Nakhleh:
“A noi è totalmente proibito pregare ad Al-Aqsa, che siano palestinesi, egiziani o arabi israeliani. A tutti è proibito pregare ad Al-Aqsa. Ma gli ebrei e i coloni sono ammessi”, dice molto arrabbiata.
“Gli ho dato la mia carta d’identità e lui mi ha detto che ero pronto a partire. Ho avuto il via libera anche al secondo e al terzo posto di blocco. Ma alla fine, una donna mi ha detto che non mi era permesso andare oltre”, afferma Musa Harfoush, palestinese, riferendosi a una donna soldato.
Grande partecipazione alla preghiera davanti alla Cupola della Roccia sulla Spianata delle Moschee, nella cttà Vecchia di Gerusalemme, per la prima preghiera del venerdì del Ramadan, il mese sacro del digiuno nell’Islam.