Lulù Selassié è stata condannata a un anno e otto mesi con la condizionale per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo, ex nuotatore paralimpico, suo ex compagno. Una storia che ha preso una piega inaspettata, partita sotto i riflettori del Grande Fratello nel 2022, dove i due si erano conosciuti.
Manuel Bortuzzo racconta la tormentata fine della relazione con Lulù Selassié
Ma, come spesso succede, le cose non sono andate come sperato.
Dopo la fine della loro relazione, la bella Lulù Selassié non ha accettato il distacco. Ha continuato a cercarlo, a mandargli messaggi, a seguirlo. Un comportamento che, alla fine, è sfociato in un cortocircuito emotivo che ha avuto un impatto devastante sulla vita di entrambi.
Manuel Bortuzzo, oggi 25 anni, racconta la sua versione dei fatti a Il Giornale con serenità, ma anche con un velo di rammarico. «All’inizio non mi aveva preso sul serio», ammette. «Le spiegavo che non l’avevo lasciata per un’altra, ma perché non volevo stare più con lei. Ma niente, continuava a non farsene una ragione». È proprio questo che lo ha spinto a mettere un punto definitivo. «Ho capito che non c’erano i presupposti per andare avanti», dice, come se quel “non c’erano più i presupposti” fosse una verità ineluttabile.
Ma le cose non sono mai così semplici. Lulù, ossessionata da lui, ha continuato a seguirlo persino mentre era impegnato con gli europei di nuoto. Quella che sembrava una relazione in fase di chiusura si è trasformata in un incubo.
Manuel Bortuzzo racconta: «Dalla violenza verbale si è passati alla violenza fisica.»
Manuel racconta a Il Giornale «Dalla violenza verbale si è passati alla violenza fisica» spiega Manuel Bortuzzo «Ora io, vista la mia disabilità, mi trovo su una sedia a rotelle, nonostante ciò sono sicuramente grande, sono alto 1,95. Non è che non mi sappia difendere da uno schiaffo. La presi per un polso la accompagnai alla porta dicendole che ci saremmo visti in tribunale». descrivendo l’episodio in cui ha dovuto allontanarla fisicamente. La reazione di Lulù , sembrerebbe essere andata oltre continua Manuel raccontando «Mi minacciava di morte», ma è il ricatto psicologico che lo ha davvero angosciato. «Quella è una forma di violenza», aggiunge, sottolineando quanto il suo tormento fosse anche mentale.
Non potendo più gestire la situazione da solo, Manuel spiega che ha fatto ricorso al tribunale, ottenendo una misura cautelare di allontanamento. Da quel momento, finalmente, ha trovato un po’ di pace. Tuttavia, ammette che la percezione del pubblico è cambiata. «La cosa paradossale è che, nonostante sia io la vittima, a volte mi sembra che agli occhi delle persone io sia il cattivo, quello che ha denunciato una ragazza ingiustamente», riflette.
Il campione di nuoto conclude con una lezione che vale per tutti: «L’amore, per chiunque, non può mai giustificare la violenza psicologica o fisica».