Argomenti trattati
Una comunità in lutto
La chiesa dei Santi Vito e Modesto a San Vito, frazione di Santarcangelo di Romagna, si è riempita di persone per dare l’ultimo saluto a Luca Perazzini, un alpinista di 42 anni tragicamente scomparso sul Gran Sasso. La cerimonia ha visto la partecipazione di amici, colleghi e membri della comunità, che si sono uniti in un momento di profondo dolore e riflessione. La presenza dei sindaci di Santarcangelo e Rimini, insieme a un consigliere comunale proveniente da L’Aquila, ha sottolineato l’importanza di questo evento per l’intera comunità.
Le parole di un alpinista
Durante la celebrazione, il parroco don Giuseppe Bilancioni ha condiviso un’omelia toccante, mentre un’amica di famiglia ha letto una lettera scritta dallo stesso Perazzini. In questo testo, l’alpinista raccontava la sua passione per la montagna, descrivendo un’escursione sulla vetta del Gran Sasso. Le sue parole, cariche di emozione, si sono concluse con un messaggio profondo: “si cade quando non si è se stessi: fai sempre quello che ami, la fatica più grande è quella di privarsi di questo”. Un invito a vivere la vita con autenticità e passione, che ha toccato il cuore di tutti i presenti.
Un addio emozionante
Al termine della cerimonia, il feretro di Luca Perazzini è stato accolto da un lungo applauso, un gesto di affetto e rispetto da parte della comunità. All’uscita dalla chiesa, i partecipanti hanno liberato in cielo dei palloncini bianchi, simbolo di libertà e di un amore eterno per la montagna. Questo gesto ha rappresentato non solo un addio, ma anche un tributo alla vita di un uomo che ha dedicato la sua esistenza alla scoperta e alla bellezza della natura. La comunità di San Vito si è stretta attorno ai familiari di Perazzini, dimostrando che, anche nei momenti più difficili, l’unione e la solidarietà possono offrire conforto e speranza.