Roma, 17 dic. (askanews) – In un mondo sempre più digitalizzato ed innovativo, l’intelligenza artificiale continua a ritagliarsi sempre più spazio nella vita quotidiana. Per sviluppare le competenze necessarie per governare, tra opportunità e rischi, questa nuova tecnologia è necessario ripensare anche l’istruzione. Sono stati questi i temi al centro della Cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico Luiss. Per discuterne, l’Università ha ospitato James Manyika, President Research, Technology & Society di Google, che ha dialogato sugli sviluppi sociali, etici e tecnologici dettati dall’approdo dell’AI insieme a Padre Paolo Benanti. Presenti alla Cerimonia i Vertici dell’Ateneo: il Presidente Luigi Gubitosi e il Rettore Paolo Boccardelli.
Paolo Boccardelli, Rettore della Luiss, ha dichiarato: “Il nuovo anno accademico si apre all’insegna dell’innovazione tecnologica. L’intelligenza artificiale per l’università, per il sistema universitario in generale, ma per la Luiss in particolare, sarà una grande rivoluzione di contenuti, di curricula universitari, ma anche di strumenti per la formazione e la crescita degli studenti. La Luiss è da sempre un’istituzione votata alla formazione della classe dirigente. Nel mondo di oggi la classe dirigente ha bisogno di combinare le competenze tecnologiche con una cultura estesa, molto più ampia, fondata sulle scienze umanistiche, quindi sul pensiero critico, sulla capacità di interagire con l’intelligenza artificiale”.
Nella formazione delle generazioni future, le skill legate all’intelligenza artificiale avranno un peso specifico sempre maggiore e di conseguenza sul piano strategico ed etico, l’accademia avrà un ruolo chiave nel mantenere la persona sempre al centro.
Padre Paolo Benanti, Presidente della Commissione AI per l’informazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “L’accademia deve chiedersi che cos’è questa nuova capacità di agire che abbiamo nello spazio misto tra reale e digitale che è l’intelligenza artificiale e capito che cos’è capiremo quali sono i limiti intesi come ciò che la macchina può fare in maniera affidabile e ciò che invece la macchina non ha capacità di fare in maniera affidabile per poter mettere l’uomo in una posizione di controllo significativa”.
Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca, ha preso la parola a margine dell’evento: “L’intelligenza artificiale è una tecnologia che funziona se lo si applica come strumento con modelli etici inclusivi e utilizzando filosofi ed eticisti. Questo è quello che si è detto oggi, si sono valutati pro e contro”.
Nel corso della presentazione dell’anno accademico, la Luiss ha presentato anche il nuovo Centro di Ricerca “AI4Society” ponendosi l’obiettivo di diventare punto di riferimento internazionale sull’intelligenza artificiale.