Luigi Mangione si è dichiarato non colpevole. Il suo nome è ben noto, infatti è il principale sospettato per l’omicidio dell’Ad di UnitedHealthCare.
La prima udienza di Luigi Mangione a New York
Il 26enne Luigi Mangione è il presunto colpevole dell’omicidio dell’Ad di UnitedHealthCare. Arrivato da poche ore a New York in seguito alla richeista di estradizione, sta affrontando il processo dove rischia addirittura la pena di morte (poiché molte accuse sono mosse dai federali).
Tuttavia, nonostante molti indizi conducano a lui, si è dichiarato non colpevole per le accuse di omicidio presentato dallo stato di New York.
Le accuse dell’FBI a Luigi Mangione
Il ragazzo, grande promessa dell’informatica fin quando il suo volto non è balzato nelle prime pagine di cronaca a causa di questo delitto, rischia molto di più dell’ergastolo.
Oltre alle accuse di omicidio infatti mosse dallo stato di New York, Luigi Mangione dovrà anche affrontare quelle a livello federale e si parla di eventuale pena di morte.
I capi di imputazione sono molteplici: atto terroristico, omicidio con arma da fuoco, possesso di armi, stalking, falsificazione di documenti.
La legale di Mangione lo difende a spada tratta, sottolineando che con tali accuse il suo assistito è trattato come una pallina da ping pong. Stupisce che il ragazzo si sia dichiarato innocente, anche perché molte prove si trovano all’interno del suo diario, in possesso degli investigatori che lo stanno analizzando.
In questi giorni, come in tribunale, il 26enne è rimasto impassibile, quasi come se fosse guardasse tutto ciò dall’esterno, come un osservatore. Tuttavia, sarebbe proprio lui lo spietato killer ripreso dalle telecamere durante la fredda esecuzione di Thompson. Cosa sentenzieranno i giudici?