Luigi Mangione, il responsabile dell’omicidio dell’amministratore delegato di United Healthcare Brian Thompson, resta in carcere in attesa del processo e della sentenza. Ed in tanti si domandano a quale pena verrà condannato per il suo terribile gesto, compiuto a New York lo scorso 4 dicembre. Il 26enne italo-americano di Baltimora è, del resto, accusato di omicidio ma anche di numerosi altri capi di imputazione: dal canto suo Mangione si è dichiarato non colpevole. Ma nelle ultime ore il ministro della Giustizia Usa Pam Bondi ha fatto una drastica richiesta nei suoi confronti.
Quale pena rischia Luigi Mangione, l’annuncio del ministro della Giustizia Usa
Oltre all’omicidio di primo grado a scopo terroristico Mangione è accusato, tra le altre cose, anche di possesso illegale di armi da fuoco. Non solo il 26enne si è dichiarato non colpevole ma sono in tanti, ed in numero crescente, i cittadini statunitensi che lo stanno sostenendo, raccogliendo addirittura fondi per sostenere le spese legali. Basti pensare che la relativa campagna di fundraising avviata online ha già raccolto mezzo milione di dollari, con l’obiettivo di raggiungere quota un milione.
Pam Bondi, ministro della Giustizia Usa, è però intervento facendo una drastica richiesta nei confronti del killer di Brian Thompson. “L’omicidio di Brian Thompson, un innocente padre di due figli, è stato un assassinio premeditato e a sangue freddo che ha scioccato l’America” ha sottolineato Bondi. Aggiungendo: “Ho chiesto ai pm di chiedere la pena di morte in questo caso, portando avanti l’agenda del presidente Trump che punta a fermare i crimini violenti”.
L’annuncio è in linea con quelli che sono gli obiettivi del ministero, che prevedono anche il ripristino della pena di morte nonché la revoca della moratoria federale sulla pena che l’amministrazione Biden ha ordinato nel 2021.